Campetto chiuso per le parolacce e le bestemmie da parte dei ragazzi. Succede a Frascati, sui Castelli Ro,ani, dove il parroco don Franz Vicentini, parroco della chiesa di San Giuseppe a Cocciano, ha deciso di chiudere il campetto dell’oratorio. Il motivo? Poca cura del campo, con reti rotte e pieno di rifiuti abbandonati, ma anche tante parolacce e bestemmie da parte dei giovani ospiti, durante le partite.
Frascati, parolacce e bestemmie: chiuso il campetto dei ragazzi
Come riportato da Il Messaggero, il sacerdote ha deciso di limitare l’accesso ai campi sia di calcetto che di basket che si trovano nella struttura proprio sopra alla chiesa. Un bilancio, quella estiva, molto positivo. Anzi, molti genitori si erano lamentati della chiusura della zona sportiva della parrocchia, così la riapertura è stata immediata: “Avevamo risistemato l’area in vista delle attività estive, ma non appena concluse siamo tornati a vedere reti strappate o rifiuti di ogni tipo – ha spiegato il parroco – Nel corso di molte partite, inoltre, il livello di maleducazione verbale dei ragazzi è altissimo: si sentono parolacce e bestemmie. Alcune lamentele sono arrivate anche perché, soprattutto in orario di chiusura, qualche ragazzo ha provato a scavalcare il cancello, rischiando anche di farsi male”.
Così, è arrivata la decisione di aprire su richiesta: “I nuovi orari, quelli della stagione autunno e inverno, prevedono l’apertura su richiesta tra le 16 e le 19,30 e continuerà ad essere così, ma bisogna avere riguardo del luogo dove ci si trova”. Il parroco ha poi continuato, lanciando un appello alle famiglie: “Sarebbe bello che qualche adulto della nostra vasta comunità parrocchiale si mettesse a disposizione della diocesi per verificare il rispetto delle più elementari regole civili durante la concessione di questi spazi – ha detto – Se i ragazzi vogliono sfruttare il campetto parrocchiale, devono passare negli uffici e fare specifica richiesta, oltre a comportarsi in modo civile”. Poi ha aggiunto: “Non appena tornerò, organizzerò una riunione per trovare un punto di incontro”.
