La musica di Coez ha conquistato subito radio, tv, social e carta stampata, tanto da meritare numerosi articoli su autorevoli testate come il Corriere della Sera, Vanity Fair, Repubblica e Rolling Stone. E’ arrivato in finale al Music Summer Festival 2013 ed è stato scelto come artista del mese da MTV. Da quel momento in poi la sua carriera di cantautore è stata un vero successo.
Coez e gli esordi
Campano di nascita ma romano di adozione, Coez si trasferisce a soli tre anni nella capitale insieme alla mamma, dopo essere stato abbandonato dal padre. E’ proprio a lei che Silvano dedicherà la canzone “Yo Mamma”, anni dopo. Bambino vivace e non troppo incline allo studio, preferisce trascorrere le sue giornate nella realizzazione di graffiti.
I suoi esordi musicali iniziano nel 2001, ma è grazie al suo passato di writer che sceglie lo pseudonimo Coez: con esso firmava le sue opere. A 19 anni, con i suoi compagni della Scuola di Cinematografia Franz e Nicco, Silvano fonda il gruppo musicale Circolo Vizioso, creando il primo lavoro che porta lo stesso nome della band. Dopo un paio di anni esce il loro primo disco ufficiale “Terapia” prodotto da Sine e Ford 78.
Nel 2007 il gruppo entra in contatto con gli Unabombers nella persona di Lucci ed i quattro formano i Brokenspeakers. Parallelamente, però, Coez comincia la sua carriera da solista scrivendo testi nei quali evidenzia tematiche relative al disagio giovanile, ad amori difficili e a situazioni complicate che rispecchiano la sua generazione. Tale percorso culmina nel 2009 con l’uscita del suo primo lavoro da solista: “Figli di Nessuno”. Le sue preferenze musicali cadono su Oasis e Blur, anche se il suo genere musicale affonda le radici nell’hip hop e nel rap.
Coez solista
Al successo del suo primo progetto se ne aggiungono ben presto molti altri e la sua evoluzione artistica lo porta ad avvicinarsi all’elettronica con il “Fenomeno Mixtape” e la realizzazione, nel 2011, di una collaborazione artistica con Sine. Con lui incide il brano “E invece no”, che in pochissime settimane conquista tutti i social network e YouTube, con migliaia di visualizzazioni.
Solo un anno dopo, nel 2012 Coez inizia a collaborare con Riccardo Sinigallia dando vita ad un nuovo progetto discografico che esce nel 2013: l’album “Non erano fiori”. Grazie all’unione di queste due professionalità ed esperienze differenti nasce un lavoro importante, che regala intense emozioni e sa coniugare perfettamente musica e parole, lanciando un artista rap in un contesto molto più ampio, permettendogli di crescere personalmente ed artisticamente.
Nel 2014 collabora con MadMan e Gemitaiz alla realizzazione di “Instagrammo”, che diventa un successo estivo. Lavora poi al brano “A volte esagero” con Marracash; tutto ciò contribuisce all’organizzazione di un grande concerto alla fine dell’anno che registra subito il sold out.
La seconda metà degli anni 2010
Il successo di Coez è solo agli inizi. Nel 2015, infatti, con l’album “Niente che non va” per la Carosello Records/Undamento, balza subito al secondo posto dei dischi più venduti. Il brano “La rabbia dei secondi” è fra quelli più mandati in onda dalle principali radio italiane. Naturalmente cresce parallelamente anche la sua popolarità sui social con numeri da capogiro: i suoi video totalizzano oltre 30 milioni di visualizzazioni, senza considerare i migliaia di ascolti tramite Spotify ed i follower in continua crescita.
Nel 2017 Coez porta in giro per l’Italia il concerto “From the Rooftop” con ben 17 date in un solo mese. Nel maggio dello stesso anno esce il suo quarto album: “Faccio un Casino”. Realizzato con Niccolò Contessa e Sine, gli vale un disco di platino per il brano omonimo e tre dischi d’oro per altri tre brani contenuti nell’album.
Le frasi più belle di Coez
Ecco le più belle e significative frasi e citazioni tratte dai testi delle canzoni di Coez.
Da ragazzino passavo il tempo a salutare gli aeroplani, perso nel cielo anche io.
Aeroplani
Mi sento vivo soltanto quando intorno a me c’è tanto rumore.
Aeroplani
Bella come il sole, stronza come il mondo.
Ali sporche
Non credo al matrimonio in generale: in generale basta che mi vuoi bene.
Catene
Ciò che è a terra ormai non può cadere.
Ciao
Ogni errore l’ho sempre pagato, anche se non era mio.
Con le tasche leggere
Ti prego, dimmi cosa mi manchi a fare, tanto mi mancheresti lo stesso.
Cosa mi manchi a fare
È come se fossimo bambini, come se fossimo destini che si corrono accanto.
Domenica
Stringi la giornata fra le dita, ché tra poco è già finita: così è la vita.
Domenica
Le finestre hanno tutte gli occhi, ma nessuno parla.
Dove finiscono le favole
Non lo so come mai se mi guardo allo specchio non mi riconosco più: nella stanza mia danza uno spettro.
Dramma nero
Ha un fascino più forte tutto ciò che può finire.
È sempre bello
Capisci i sentimenti quando te li fanno a pezzi: è bello rimettere insieme i pezzi, vedere che alla fine stanno in piedi anche da soli.
È sempre bello
Amami o faccio un casino.
Faccio un casino
Sono partito senza salutare e senza fare il biglietto, e in fondo cosa avrei dovuto fare? Boh, forse lasciare un biglietto.
Faccio un casino
Scrivo per sedare ogni mio demone.
Forever Alone
Assaggi il fallimento in bocca, sa di pavimento e sale.
Fuori di me
Grazie per tutti i buoni consigli: posso sbagliare da me.
Hangover
Sei un inguaribile romantica, un po’ isterica, però simpatica, certo unica.
Incredibile romantica
Vorrei vederti vestita di niente, scriverti addosso che sei mia per sempre.
Jet
Mi perdo dentro l’iride degli occhi più belli che abbia mai visto.
Jet
Scusa se non parlo abbastanza, ma ho una scuola di danza nello stomaco.
La musica non c’è
Vorrei farti cento cose ma non so da dove iniziare… ti vorrei iniziare.
La musica non c’è
La libertà spaventa quando è troppa, e la cerchiamo dentro le prigioni, e ci fidiamo delle religioni, ci trasformiamo da aquile in piccioni.
La strada è mia
Per tutte le cose che non so dire, mentirò.
La tua canzone
È un mondo fatto per due, come le confezioni dello yogurt.
Le luci della città
Mi chiedevo: se salto nel vuoto, vieni con me?
Le luci della città
T’ho fatto da ombrello, adesso che il tempo s’è fatto più bello non ti servirò.
Le parole più grandi
La mia generazione va al mare, la mia generazione palmare e, mentre tutto quanto va male, qualcuno si sta sforzando d’amare.
Mille fogli
Il diavolo veste d’ombretto celeste e a volte cola via con una lacrima.
Niente di che
Camminami sul cuore e facci il *** che vuoi.
Niente di che
Fra le lenzuola marchiate dai tuoi profumi hai lasciato andare in frantumi tutti quanti i cliché.
Parquet
La mia musica vola, ma se la spegni muore.
Siamo morti insieme
La carne è debole: la mia sì, la tua morbida.
Taciturnal
Voliamo via, ma via dove? Più andiamo avanti, più siamo persone sole.
Testa uragano
Bicchiere mezzo pieno, ne ho già bevuti tre, mi chiedo adesso con chi brinderai.
Ti sposerai
Come una stella ho imparato a stare solo.
Un sorso d’ipa
Abbiamo trasformato merda in rock ‘n’roll.
Un sorso d’ipa
E io pensavo che stai così bene con gli occhiali, e non la smetto più di pensarti con le mani.
Vai con Dio
La mia è vita la mia è vita, che vuoi che dica se con me non si è mai smentita.
Verso altri lidi
So che vuoi solo andartene da qua, da questo vuoto che uccide, da questo spicchio di realtà dove nessuno sorride.
Vorrei portarti via
Vorrei portarti via, via da te, ma non lo so dove sto andando, sai.
Vorrei portarti via