Frode finanziaria ad un commerciante di Atripalda, sottratti 115mila euro: al via il processo per un imputato sannita, promotore finanziario, accusato di furto aggravato, frode informatica e accesso abusivo al sistema informatico.
Frode finanziaria ad Atripalda, al via il processo
È iniziato davanti al tribunale di Benevento, sotto la presidenza del giudice Simonetta Rotili, il processo contro un promotore finanziario della zona, accusato di furto aggravato, frode informatica e accesso abusivo a un sistema informatico. L’imputato è accusato di aver sottratto circa 115mila euro a un noto commerciante di Atripalda. Il 47enne, ex dipendente di un importante istituto di credito, avrebbe sfruttato le precarie condizioni di salute dell’anziano commerciante, ora deceduto, affetto da una grave patologia, per convincerlo a effettuare ripetutamente operazioni finanziarie fittizie. In realtà, le ingenti somme di denaro sottratte al rispettato commerciante non venivano investite, ma venivano trasferite su conti correnti di terzi o sul conto personale del 47enne truffatore.
Il meccanismo
Si tratta di una frode ben orchestrata, realizzata attraverso un complesso sistema dal consulente finanziario, che ha saputo guadagnarsi la fiducia dei familiari dell’anziano commerciante, attualmente costituiti parti civili nel processo e rappresentati dall’avvocato penalista Angelo Polcaro. Infatti, il 47enne di Benevento si recava presso l’abitazione dell’anziano commerciante di Atripalda, approfittando del fatto che entrambi i figli erano al lavoro, e lo persuadeva a firmare e autorizzare bonifici che, senza che lui se ne rendesse conto, portavano alla cessione dei suoi risparmi a terzi.
Il commerciante, affetto da demenza senile, si trovava in compagnia della sola badante straniera durante le operazioni finanziarie contestate dal consulente finanziario di Benevento. Questo ha facilitato il compito del promotore finanziario, che ha potuto persuadere l’anziano a firmare i documenti che gli presentava. Sono stati effettuati due bonifici sospetti: uno di centomila euro e l’altro di circa novemila. Tuttavia, la condotta predatoria dell’imputato, assistito dall’avvocato Alberico Villani, si manifestava anche attraverso l’accesso al sistema informatico del conto online del commerciante. Infatti, poco dopo la morte del noto negoziante di Atripalda, l’imputato riusciva, con inganni e raggiri, a ottenere i codici di accesso al conto corrente dell’anziano, appropriandosi di ulteriori cinquemila euro tramite un bonifico immediato online. Questa somma veniva poi accreditata sul suo conto corrente.
La scoperta
Il figlio dell’anziano commerciante si è reso conto dei significativi ammanchi (circa centodiciannovemila euro) quando ormai era troppo tardi, poiché le ingenti somme di denaro erano già scomparse dal conto corrente del padre, nel frattempo deceduto. Impegnato anche lui nel negozio di famiglia, il figlio ha subito presentato una denuncia ai carabinieri di Atripalda, che hanno avviato le indagini. Nel frattempo, la banca per cui lavorava il 47enne di Benevento, accortasi degli inspiegabili e ingiustificati movimenti di denaro dal conto del commerciante, ha preso i necessari provvedimenti nei confronti del 47enne, procedendo al suo licenziamento dopo aver effettuato approfonditi riscontri sulla questione. La prossima udienza è prevista per il 3 marzo 2025, quando saranno ascoltati un dirigente della banca e i due figli del commerciante derubato, che si sono costituiti parti civili nel processo e sono assistiti dall’avvocato Angelo Polcaro.