Cronaca

Frode fiscale da 90milioni di euro: 4 arresti in Lombardia | Coinvolto anche un giudice tributario

Scoperta una maxi frode fiscale in Lombardia: nella giornata di ieri la Guardia di Finanza, coordinata dalla Procura di Brescia, ha eseguito 34 perquisizioni e arrestato quattro persone. L’operazione ha interessato le province di Brescia, Bergamo, Cremona, Milano, Novara, Bologna e Modena. I quattro arrestati e i 90 indagati sono accusati di avere dato vita a una evasione fiscale di circa 90 milioni di euro.

Maxi frode fiscale scoperta in Lombardia: il metodo per mascherare i soldi illeciti

Nell’operazione gli indagati dovranno rispondere delle accuse di corruzione, autoriciclaggio, dichiarazione fraudolenta, emissioni di fatture per operazioni inesistenti. Le indagini sono iniziate dopo un controllo fiscale della Guardia di Finanza nei confronti di una ditta bresciana. Dalle perquisizioni è emerso che sono state effettuate false fatturazioni per dodici milioni di euro. Il sistema di frode consisteva nel mascherare la provenienza illecita degli introiti: tra i metodi, quello di acquistare oltre 17 milioni di euro in fiches utilizzati da diversi casinò.

Le accuse

Le indagini sono durate due anni e hanno portato all’arresto di 4 persone: Antonino Sortino, l’imprenditore Luigi Bentivoglio, il consulente fiscale Giuseppe Fermo e il giudice Donato Arcieri. Secondo gli inquirenti, Arcieri avrebbe pilotato la sentenza di un processo tributario ricevendo in cambio delle mazzette. A giugno 2020, durante una perquisizione, i militari hanno sequestrato oltre 779 milioni di euro in contanti in un padiglione industriale che erano stati nascosti tra le travi del tetto, in un muletto e in un tagliaerba. L’imprenditore del padiglione è stato arrestato in flagranza di reato per istigazione alla corruzione: quando le Fiamme Gialle hanno trovato i soldi, avrebbe provato a corromperli.


Leggi anche:

ArrestiBresciaLombardia