Cronaca

Frosinone, è violenza continua in carcere: detenuto aggredisce un agente di Polizia Penitenziaria

Continua la violenza nelle carceri italiane: a Frosinone un detenuto aggredisce un agente di Polizia Penitenziaria. A denunciare l’ennesimo episodio è il SAPPE che chiede un tavolo di confronto con il Prefetto Ernesto Liguori.

Frosinone, detenuto aggredisce un agente di Polizia Penitenziaria

Senza alcuna valida ragione, un detenuto ha aggredito un poliziotto penitenziario che lo stava facendo rientrare in cella. A denunciare l’ennesimo episodio di violenza, consumatosi nel pomeriggio odierno venerdì 17 maggio, nel carcere di Frosinone è il SAPPE: “Alle 15 circa, presso la VI Sezione (sez ex art 32), un detenuto, senza alcun motivo ha aggredito l’addetto alla sezione che lo stava facendo rientrare nella propria cella colpendolo violentemente al volto”, spiega Maurizio Somma, segretario per il Lazioi del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. “Il nostro plauso va alla prontezza di riflessi del poliziotto, poi medicato in infermeria, che pure se da solo in servizio in una Sezione particolare in cui sono ristretti soggetti che hanno creato problemi all’ordine ed alla sicurezza interna, e dei colleghi intervenuti in suo soccorso che hanno evitato un epilogo ben più grave; tuttavia, non possiamo non dirci profondamente preoccupati per le condizioni di lavoro all’interno delle carceri, nonché il dilagare di violenza che sta travolgendo la società e che, inevitabilmente, ha la sua importante ricaduta nel mondo“.

La denuncia

Il sindacalista si appella alle Autorità penitenziarie regionale ed al Prefetto di Frosinone Ernesto Liguori: “Confidiamo poter incontrare il Prefetto per stimolare un confronto più ampio sul tema, poiché l’aumento di episodi di violenza e di disagio che ogni giorno registriamo nelle carceri, a nostro avviso, è lo specchio di un problema di sicurezza pubblica che riguarda tutta la popolazione. Nelle carceri stiamo assistendo a una preoccupante escalation di violenza, a fronte della quale servono, da una parte, interventi di integrazione sociale, di stimolazione di un senso civico ormai perduto e di opportunità nel mondo libero: dall’altra è necessario intervenire nel “mondo carcere” che merita un profondo rinnovamento di tecniche e formazione del personale, ma anche l’ausilio di strumenti moderni, di regole precise e rigorose, di strutture adeguate che sappiano essere al passo con l’evoluzione”.

Donato Capece, segretario generale del SAPPE, auspica che “anche l’Amministrazione Penitenziaria adotti con urgenza gli opportuni provvedimenti per restituire sicurezza e serenità lavorativa al personale di Polizia Penitenziaria che fa servizio a Frosinone”, senza trascurare quella che è una richiesta storica del SAPPE: “dotare il personale del Corpo del taser e di ogni altro strumento utile a difendersi dalla violenza di delinquenti che non hanno alcun rispetto delle regole e delle persone che rappresentano lo Stato”.

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