Donna si reca presso l’ospedale di Sora (Frosinone) per i sintomi di influenza ma scopre che la sua gravidanza è a rischio: “Hanno salvato nostro figlio”. In un post su Facebook, il marito della donna ha espresso la sua gratitudine: «Grazie ai medici e alla loro umanità».
Frosinone, gravidanza a rischio: “Hanno salvato nostro figlio”
La giovane donna, incinta e alla sua seconda gravidanza, si è recata al pronto soccorso dell’ospedale Santissima Trinità di Sora a causa di sintomi influenzali intensi e preoccupanti. Qui, i medici hanno scoperto che la sua gravidanza era a rischio e sono intervenuti per salvare la vita al bambino.
La giovane, al sesto mese di gravidanza e accompagnata dal suo compagno, si presenta al nosocomio di Sora lamentando sintomi influenzali, insieme a una sensazione di palpitazioni e spossatezza che non riesce a spiegare chiaramente. Secondo il protocollo, viene indirizzata a una consulenza ginecologica nel reparto di Ostetricia, dove è assistita dalla dottoressa Stefania Silani e dall’ostetrico di turno, Giuseppe Tringali. Dopo aver effettuato tutti i controlli necessari, i medici la rassicurano che per quanto riguarda il bambino, tutto è in ordine. A questo punto, sarebbe dovuta essere dimessa e tornare a casa, ma i suoi malesseri continuano a persistere, con una spossatezza e una sensazione di malessere generale che non accennano a diminuire.
Gli esami
A questo punto, la paziente è sottoposta a esami del sangue e cardiologici, e sono proprio i risultati di quest’ultimi a far scattare l’allerta. Le analisi hanno messo in luce un versamento cardiaco che, se trascurato, avrebbe potuto comportare conseguenze molto gravi sia per la madre che per il bambino. Si richiede quindi un trasferimento immediato in codice rosso verso un ospedale della capitale. Nel frattempo, la donna e il piccolo che porta in grembo vengono monitorati con attenzione costante. Alle tre e mezza della notte, un’eliambulanza arriva e la donna viene trasferita d’urgenza in una struttura di terzo livello a Roma.
Il racconto del marito
Matteo Pascazi ha condiviso la sua storia sui social. «Desidero esprimere i miei più sinceri ringraziamenti a tutto il personale del pronto soccorso di Sora», ha scritto. Ha poi aggiunto: «Posso affermare con certezza di aver riscontrato educazione, professionalità e, soprattutto, umanità. Ho percepito il calore delle loro parole riguardo al pericolo che stava affrontando il mio ‘amore’. Hanno dimostrato la massima scrupolosità e ho davvero avvertito un grande senso di umanità! Un ringraziamento speciale, anche se non ricordo i loro nomi, va alla ginecologa, all’anestesista e al cardiologo. È importante sottolinearlo, poiché spesso si sentono solo notizie negative. Posso confermare che mi hanno fatto sentire a casa: grazie di cuore, soprattutto per l’umanità dimostrata».
Un post semplice ma toccante per esprimere gratitudine al personale del Pronto Soccorso, al reparto di ostetricia, al cardiologo intervenuto d’urgenza e all’anestesista dell’Ospedale di Sora. Hanno dimostrato grande competenza e attenzione nel prendersi cura del suo “Amore” e del piccolo che arriverà tra qualche mese.
In sintesi, si tratta di una bellissima storia di efficienza e professionalità del servizio sanitario pubblico, che non è passata inosservata grazie all’uomo che ha voluto mettere in luce non solo l’abilità e la dedizione del personale, ma anche la rete di umanità che si è attivata attorno a una giovane famiglia in attesa del loro secondo bambino.