Cronaca

Funerali del bambino morto a Bari, l’Arcivescovo: “La culla si è rivelata una trappola mortale” | Il sindaco: “Si chiamerà Angelo”

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Foto del sindaco

Si sono tenuti intorno alle 9 di questa mattina, sabato 18 gennaio, i funerali del bambino morto a Bari. L’omelia dell’Arcivescovo monsignor Giuseppe Satriano: “La culla si è rivelata una trappola mortale”.  Il sindaco: “Si chiamerà Angelo”.

Funerali del bambino morto a Bari, l’omelia dell’Arcivescovo

“È un momento di grande dolore e lutto, in cui ogni parola risulta superflua e persino dannosa. Ci invita a riflettere profondamente, poiché qualcosa concepito per la vita si è trasformato in una trappola mortale. Questo non può che rattristare tutti noi. I miei pensieri vanno in particolare alla madre, che aveva visto in questa culla un’opportunità”. Così ha dichiarato l’arcivescovo di Bari, monsignor Giuseppe Satriano, al termine del funerale del bambino trovato senza vita il 2 gennaio nella culla termica della chiesa di San Giovanni Battista a Bari. La cerimonia si è svolta alle 9, un’ora prima rispetto a quanto inizialmente programmato. Presenti anche il sindaco di Bari, Vito Leccese.

“Probabilmente a livello nazionale – ha osservato il vescovo – sarebbe opportuno impegnarsi per garantire una maggiore attenzione affinché questi servizi, che rappresentano un’opportunità di vita, possano diventare realmente sicuri.” “In questo momento – ha continuato Satriano – è fondamentale esercitare discrezione e delicatezza nei confronti di tutti. Spesso questi eventi si trasformano in occasioni di discussione, mentre è importante lasciare che la magistratura svolga il proprio compito. Questo serve a migliorare la vita, non a condannare qualcuno o a trovare un capro espiatorio.”

Satriano ha anche sottolineato di non aver voluto assumere “l’onore e la presunzione” di dare un nome al bambino, “ma per noi è stato un angelo, che ci ha lasciato un messaggio significativo. Molto probabilmente daremo questo nome, il sindaco lo farà, e lascio a lui la decisione (ndr). Questo bambino senza nome ci ricorda altri bambini senza nome che hanno perso la vita in situazioni drammatiche.”

In seguito alla morte del bambino, sono sotto inchiesta per omicidio colposo il parroco, don Antonio Ruccia, e il tecnico Vincenzo Nanocchio, responsabile dell’installazione della culla nel 2014 e della sostituzione dell’alimentatore avvenuta il 14 dicembre scorso. “Ho parlato con don Antonio – ha dichiarato Satriano – è un mio sacerdote e gli sono vicino, ma ho chiesto a tutti di astenersi dal venire, affinché questi momenti non si trasformino in una parata”.

Il sindaco: “Si chiamerà Angelo”

Il sindaco di Bari, Vito Leccese, ha annunciato che il neonato trovato senza vita il 2 gennaio nella culla termica della chiesa San Giovanni Battista sarà chiamato Angelo. La comunicazione è avvenuta al termine del funerale del piccolo, celebrato oggi dall’arcivescovo Giuseppe Satriano nella chiesa del cimitero. “Durante la celebrazione, abbiamo deciso di dare al piccolo il nome Angelo, ispirandoci alle parole con cui l’arcivescovo ha concluso la sua omelia: ‘Riposa in pace, piccolo fratello, angelo che hai toccato profondamente le nostre vite'”, ha dichiarato il sindaco.

“Quello che è successo rappresenta una tragedia che ha colpito profondamente la nostra comunità – ha dichiarato Leccese – che oggi, con grande tristezza, si unisce idealmente per dare l’ultimo saluto a questo bambino, sperando che episodi simili non si ripetano mai più. Mi auguro che questo dramma ci spinga a prestare maggiore attenzione e cura alla vita, specialmente quando è più vulnerabile, e a offrire un sostegno concreto a chi vive ai margini. Che eventi come questo non siano solo simboli di sofferenza, ma anche occasioni di riflessione e cambiamento.”

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