Cronaca, Politica

Roberto Maroni, l’ultimo saluto all’ex Ministro dell’Interno: feretro accompagnato dagli applausi

Oggi si sono celebrati i funerali all’ex Ministro dell’Interno, Roberto Ernesto Maroni, morto nella giornata di martedì 22 novembre presso la Basilica di San Vittore a Varese. Il feretro è stato accompagnato dagli applausi dei cittadini. L’uomo è deceduto a causa di una grave malattia, cui era malato già da due anni.Si è spento all’età di 67 anni.
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Il feretro, una bara di legno chiara ricoperta di fiori bianca, è stato accompagnato dagli applausi dei cittadini all’interno della basilica. All’ultimo saluto del politico hanno preso parte il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, i presidenti di Camera e Senato, con ministri e i due vicepremier.

Ad accompagnare addolorati la salma i figli, la moglie, la sorella e i parenti stretti. L’area è stata transennata e chiusa al pubblico e all’esterno della Basilica è stato allestito un maxi schermo.

L’omelia

“Qui a Varese ho sentito dire spesso in questi giorni che era uno di noi”. Questo uno dei passaggi dell’omelia del vescovo ausiliario di Milano. “Bello quando un politico riesce a farsi percepire così come uno di noi. Le sue origini umili non le ha mai rinnegate e le ha sempre vissute con normalità soprattutto quando tornava a Lozza, dove non era il ministro ma il marito di Emilia e il padre di Chelo, Fabrizio e Filippo. È bello pensarlo che sta cantando anche per noi. Aveva passione per la musica e suonava ai matrimoni in chiesa. È stato un uomo politico capace di passione e moderazione, di determinazione senza aggressività, di essere di parte e aver cura dell’insieme, di proporsi e di farsi da parte”.

Le parole del figlio

Commoventi le parole del figlio Filippo: “Abbiamo sentito una grande vicinanza e un grande amore e affetto. Papi sappiamo che per te non è stato facile essere un papà perché il tuo lavoro, che era la tua passione, ti ha costretto a passare del tempo lontano da casa: non siamo mai stati arrabbiati con te, forse nella fase dell’adolescenza, ma è durato poco perché poi era sempre una grande gioia vederti tornare a casa, eri un introverso, un timidone, nonostante i comizi, le ospitate, i vertici coi grandi potenti del globo, tirare fuori tue emozioni era difficile, a chi ti chiedeva come stavi preferivi dire ‘bene'”.

Lasciando la chiesa, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, visibilmente commossa, ha commentato: Roberto Maroni “era una persona capace di grande visione e di grande concretezza. Era una delle persone che ho conosciuto che più sapeva fare gioco di squadra. Ne ho un ricordo straordinario. L’Italia è stata fortunata a poter contare su una persona così nelle sue istituzioni”. Istituito oggi il lutto cittadino con le bandiere a mezz’asta.

Chi era Roberto Maroni

Nato a Varese il 15 marzo del 1955 è stato segretario federale della Lega Nord dal 1º luglio 2012 al 15 dicembre 2013, Ministro dell’interno nei governi Berlusconi I e Berlusconi IV, risultando il primo politico esterno alla Democrazia Cristiana a ricoprire l’incarico nella storia repubblicana, Ministro del lavoro e delle politiche sociali nei governi Berlusconi II e Berlusconi III. È stato presidente della Regione Lombardia dal 2013 al 2018.

Inizia gli studi al Liceo classico Ernesto Cairoli di Varese, dove è stato allievo del professore cattolico marxista Cesare Revelli, che lo ha indirizzato fin da subito alla politica. A soli 16 anni milita in un gruppo marxista-leninista e fino fino al 1979 frequenta il partito d’estrema sinistra Democrazia Proletaria. In questo periodo ha anche un’esperienza come conduttore radiofonico a Radio Varese.

L’inizio dell’attività politica

Inizia la sua attività di politica nel 1979 quando conosce Umberto Bossi e decidono di stringere una collaborazione. Il 12 aprile 1982 Bossi, assieme a Giuseppe Leoni, Manuela Marrone, Pierangelo Brivio, Marino Moroni ed Enrico Sogliano, fonda la Lega Lombarda. Mentre Bossi è segretario politico, Maroni contribuisce all’organizzazione del nuovo partito facendo anche parte del Consiglio nazionale del movimento. Nel 1985 viene eletto consigliere comunale a Varese.

Laureatosi in giurisprudenza, Maroni si reca a L’Aquila per sostenere l’esame di Stato da procuratore e fa il praticante avvocato presso l’avvocato Calligari. Nel 1989 Roberto Maroni partecipa alla fondazione della Lega Nord, di cui ricopre l’incarico di Coordinatore della Segreteria politica federale. Dal 2007 al 2011 è il secondo Presidente del Parlamento del Nord. In precedenza ricopre anche l’incarico di “primo ministro della Padania”. Il 4 dicembre 2011 è nominato Presidente della Commissione Cittadinanza, Immigrazione, Sicurezza del Parlamento del Nord.

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