Come funzionano funerali di Stato e lutto nazionale? Questa la formula indetta per la giornata di mercoledì 14 giugno, quando saranno celebrati i funerali di Silvio Berlusconi, l’imprenditore lombardo scomparso all’età di 86 anni nella giornata di lunedì 12 giugno. I funerali, dunque, saranno a carico dello Stato ed è previsto un cerimoniale ben preciso.
Funerali di stato per Berlusconi: come funziona il lutto nazionale
I funerali saranno celebrati nel Duomo di Milano e per l’occasione il governo ha proclamato lutto nazionale. È la prima volta che succede in occasione della morte di un ex presidente del Consiglio. Come previsto dall’articolo 1 della legge 36 del 7 febbraio 1987, i funerali di stato:
“sono a carico dello Stato le spese per i funerali del presidente della Repubblica, del presidente del Senato, del presidente della Camera dei deputati, del presidente del Consiglio dei ministri e del presidente della Corte costituzionale, sia che il decesso avvenga durante la permanenza in carica, sia che avvenga dopo la cessazione della stessa”.
Il cerimoniale
Ad occuparsi dell’organizzazione della cerimonia è un apposito ufficio della presidenza del Consiglio. Stando a quanto previsto dal cerimoniale, il feretro verrà scortato da sei carabinieri in alta uniforme e gli verranno riservati onori militari all’ingresso e all’uscita dal luogo della cerimonia.
Essendo stato presidente del Consiglio per quattro volte nella sua lunga carriera politica, Silvio Berlusconi ha diritto ai funerali di Stato. Questi, secondo l’articolo 2, possono essere concessi su indicazione del governo anche a “personalità che abbiano reso particolari servizi alla Patria, nonché di cittadini italiani e stranieri o di apolidi che abbiano illustrato la Nazione italiana nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, del lavoro, dell’economia, dello sport e di attività sociali”.
Il lutto nazionale
Discorso diverso per quanto riguarda il lutto nazionale, non normato da una legge precisa. Il lutto nazionale, infatti, viene proclamato di volta in volta a discrezione del governo. In una circolare pubblicata nel 2022 viene spiegato che il lutto nazionale prevede l’esposizione a mezz’asta delle bandiere sugli edifici pubblici, e l’aggiunta di due strisce di velo nero sulle bandiere esposte all’interno.
In occasioni dei periodi di lutto, inoltre, le autorità pubbliche si devono astenere da impegni sociali, a parte le manifestazioni di beneficenza. Solitamente, il lutto nazionale viene dichiarato per eventi di particolare gravità (come i disastri naturali) o per la morte di personaggi particolarmente importanti per l’Italia, come i presidenti della Repubblica.
I precedenti
Di recente, ad esempio, il lutto nazionale è stato proclamato per le alluvioni in Emilia-Romagna, per esempio, e in passato anche per la morte di diversi papi.