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Strage della funivia di Mottarone, ingegnere indagato: “Impossibile dimenticare”

Strage della funivia di Mottarone, l‘ingegnere Enrico Perocchio, direttore tecnico e dipendente della Leitner è indagato nell’inchiesta per l’incidente che ha portato alla morte di 14 persone. “Se avessi saputo che venivano adoperati i blocchi dei freni, i cosiddetti forchettoni, avrei fermato immediatamente l’impianto. Scoprire questo adesso è un enorme macigno sullo stomaco”, ha dichiarato.

Funivia di Mottarone, indagato l’ingegnere Perocchio

“Ricorderò quella giornata di domenica per tutta la vita. Io sto male per niente, figuriamoci come sto adesso sapendo che sono morte quattordici persone. Questa è una tragedia immane. La terrò sempre nel cuore. È impossibile dimenticarla. E purtroppo io non posso fare nulla”. A parlare, in un’intervista a La Stampa, è Enrico Perocchio, direttore tecnico della funivia del Mottarone e dipendente della Leitner. L’ingegnere, tra gli indagati nell’inchiesta per l’incidente della funivia Stresa-Mottarone, è la persona a cui era stata affidata la manutenzione della funivia. La scorsa notte, ha lasciato il carcere di Verbania: “Sono stati sei giorni pesantissimi -spiega-: questa accusa è devastante. Ora sono finalmente un po’ sollevato. Torno in famiglia”.

Il figlio di Mike Bongiorno sulla funivia prima della strage

“Mio figlio Miki ha preso la funivia di Stresa mezz’ora prima che precipitasse la stessa cabina sulla quale era salito. Ha raggiunto il Mottarone per fare la discesa in mountain bike. Non posso non pensare che Mike lo abbia custodito”, racconta la moglie di Bongiorno a Repubblica.

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