Site icon Occhio Notizie

Funivia Mottarone, il racconto shock: “Un forte sibilo poi lo schianto” | La cabina era quasi in vetta

Proseguono le indagini sulla tragedia della funivia di Mottarone. Un dramma nel quale sono morte 14 persone. E ora la Procura di Verbania proverà a far luce su quanto accaduto ieri, domenica 23 maggio, nella caduta della cabina della linea Stresa-Mottarone. “L’intera area è stata posta sotto sequestro e nomineremo dei tecnici per accertare le cause dell’incidente” ha detto il procuratore Olimpia Bossi.
“Per ora procediamo per omicidio colposo plurimo e lesioni colpose, poi dobbiamo verificare anche la fattispecie dei reati colposi di attentato alla sicurezza dei trasporti, anche in base alla natura pubblica o meno dell’impianto”. Bisognerà anche stabilire se il cavo si sia rotto o sganciato: “Non è un accertamento che può essere fatto nell’immediatezza sarà necessario fare verifiche di carattere tecnico”.

Funivia Mottarone, cosa dicono le indagini

La cabinovia è precipitata per “15-20 metri, poi ha rotolato per qualche decina di metri e si è fermata contro due tronchi di alberi”, spiega Giorgio Santacroce, tenente colonnello del Nucleo operativo dei carabinieri di Verbania. L’incidente è avvenuto poco prima delle 12 e l’impatto è stato devastante tanto che alcuni corpi sarebbero stati sbalzati e trovati ad alcuni metri di distanza dal cavo tranciato.

Un “tavolo tecnico” per confrontarsi e per cercare di capire quanto accaduto ieri sul Mottarone. Il sindaco di Stresa Marcella Severino definisce così l’incontro previsto stamattina, alle 10, al Palacongressi di Stresa con il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini e il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio. Saranno presenti anche il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio con il vicepresidente e assessore alla Montagna Fabio Carosso e l’assessore alle Infrastrutture e Trasporti e alla Protezione Civile Marco Gabusi, oltre al prefetto di Verbania Angelo Sidoti.

La fune sotto sforzo

La fune traente potrebbe essersi strappata a causa di un deficit di resistenza o perché sottoposta ad uno sforzo eccessivo. Sono queste alcune delle ipotesi delle cause della tragedia di Mottarone. Secondo i testimoni, prima si è sentito un forte sibilo, poi una delle cabine è scivolata indietro per trecento metri, precipitando poi al suolo.

L’ultimo controllo nel 2020: l’esito

L’ultimo controllo delle funi è stato effettuato nel 2020 come reso noto dalla Leitner, azienda altoatesina che si occupa di impianti a fune. Dagli accertamenti non sarebbe emersa, secondo quanto dichiarato, alcuna criticità. L’impianto è stato sottoposto a controllo magnetoscopico, ossia un esame che consiste nel sottoporre l’intero sistema delle funi a un campo magnetico con uno speciale toroide.

I nomi dei 14 morti

Sono 14 i morti, tra cui un bambino di 9 anni dell’incidente sul Mottarone. Sono gravi ma stabili le condizioni del bimbo di 5 anni rimasto, invece, ferito nello schianto della funivia. Il bimbo che ieri è stato sottoposto a un lungo intervento chirurgico per ridurre le fratture agli arti inferiori è ricoverato in rianimazione all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino, è intubato e sedato. La prognosi resta riservata.


Incidente funivia Mottarone: 14 vittime e 4 famiglie stroncate | La ricostruzione della vicenda

Exit mobile version