Due medici dell’ospedale Loreto Mare di Napoli sono stati condannati in appello per frode dopo essere stati prosciolti in primo grado. La Corte ha stabilito che i medici avevano violato il contratto di esclusività, lavorando altrove e ottenendo indebiti profitti di oltre 160mila euro. Sono stati condannati a risarcire l’ASL Napoli 1 Centro e a pagare le spese legali.
Medici condannati a Napoli per frode al Loreto Mare: risarcimento di oltre 160mila euro
La Corte d’Appello di Napoli ha condannato due medici dell’ospedale Loreto Mare, precedentemente prosciolti in primo grado, per il caso dei “furbetti del cartellino”. I medici, all’epoca rispettivamente di 64 e 67 anni, erano stati inizialmente assolti per prescrizione. Ma la Corte ha ritenuto che la prescrizione fosse stata calcolata erroneamente a causa di una sospensione delle udienze di quasi sette mesi.
Accusati di aver violato il contratto di esclusività con l’ospedale, i medici avevano svolto attività esterne senza autorizzazione, percependo indebitamente indennità. L’inchiesta ha rivelato che i medici avevano ottenuto un “ingiusto profitto” di oltre 126mila euro e quasi 34mila euro rispettivamente, mentre erano obbligati a lavorare esclusivamente all’interno dell’ospedale. Le prove documentano anche attività extra, come incontri con il titolare di un altro centro diagnostico e partite di tennis.
La Corte d’Appello, presieduta dal giudice Loredana Di Girolamo, ha ordinato ai medici di risarcire complessivamente oltre 160mila euro all’ASL Napoli 1 Centro e di coprire le spese legali dei due gradi di giudizio.