Proseguono le indagini sul furto e sui danneggiamenti avvenuti sabato mattina all’interno di un l’immobile confiscato alla camorra a Casal di Principe. Il bene è stato confiscato ad Immacolata Setola, sorella di Giuseppe Setola killer del clan dei Casalesi. All’interno sono stati rubati venti scaffali e danneggiati pareti e pavimenti. Lo riporta l’edizione odierna de Il Mattino.
Furto e danni nell’immobile confiscato alla camorra a Casal di Principe: si indaga
«Abbiamo sempre creduto nella rete sociale ma la dimostrazione di affetto e di incoraggiamento che ci è arrivata, alimenta ancora di più la nostra convinzione. Siamo l’unica Pro Loco in Italia ad avere in gestione un bene confiscato e non ci faremo certo intimorire», dice Luigi Corvino, il presidente della Pro Loco di Casal di Principe.
Le indagini dei carabinieri della Compagnia di Casal di Principe continuano senza sosta verificando la presenza di telecamere di videosorveglianza. Solidarietà alla Pro Loco di Casal di Principe che ha in gestione l’immobile confiscato.
Immediata anche la presa di posizione della politica. Per Roberto Fusciello, coordinatore del gruppo territoriale del M5S «è stato attaccato non solo un simbolo di riscatto del territorio, ma uno strumento che lo Stato ha per affermare la propria presenza rispetto alle organizzazioni criminali. Quel bene, affidato alla Pro Loco, è un bene di tutti noi perché all’interno sorgerà una struttura ricettiva che avrà ricadute economiche e di immagine per tutta la comunità casalese».