G20 di Finanza e Salute: via libera unanime al rilancio degli impegni sulle vaccinazioni globali: 40% della popolazione mondiale entro il 2021 e 70% entro il prossimo anno. Lo ha annunciato il ministro della Salute, Roberto Speranza, che assieme al ministro dell’Economia, Daniele Franco, ha presieduto il vertice. I ministri si sono incontrati alla vigilia del vertice dei capi di Stato e di governo del G20, che proseguirà anche domenica.
G20: l’impegno dei ministri per la vaccinazione globale
“Il documento sui vaccini è stato approvato all’unanimità e dà seguito agli impegni presi a settembre” con il Patto di Roma. Si tratta di un “impegno molto forte e congiunto preso dai ministri delle finanze e della salute per rafforzare tutti gli investimenti in ambito sanitario” ha detto Speranza a margine della riunione che si è tenuta nel Salone delle Fontane, nel quartiere Eur di Roma.
“I numeri della pandemia in Italia sono in crescita, anche se la situazione è migliore rispetto ad altri Paesi europei. È necessaria cautela e prudenza, e mantenere misure di precauzione quali l’uso delle mascherine” ha concluso il ministro.
Il comunicato
“Per contribuire ad avanzare verso gli obiettivi globali di vaccinare almeno il 40% della popolazione in tutti i paesi entro la fine del 2021 e il 70% entro la metà del 2022, come raccomandato dalla strategia di vaccinazione globale dell’Organizzazione mondiale della sanità , faremo adottare misure per aumentare la fornitura di vaccini e prodotti e dispositivi medici essenziali nei paesi in via di sviluppo e rimuovere i relativi vincoli di approvvigionamento e finanziamento“. Lo si legge nel comunicato finale della ministeriale Finanze-Salute del G20 che si è svolta oggi alla vigilia del summit dei capi di Stato.
L’impegno dei ministri del G20
I ministri del G20 confermano l’impegno a “lavorare per aumentare la trasparenza e la prevedibilità delle consegne di vaccini e per promuovere partenariati pubblici-privati responsabili“. Il gruppo ribadisce anche la volontà di “imparare dalle lezioni apprese dalla crisi COVID 19 per aumentare gli investimenti nella capacità sanitaria a lungo termine, lavorando per una resilienza ai futuri shock sanitari e affrontando i bisogni delle persone migliorando il dialogo e il coordinamento tra la salute globale e i responsabili delle politiche finanziarie, multilaterali istituzioni sanitarie e finanziarie e rafforzando un approccio multilaterale per il finanziamento dell’immunizzazione estensiva come bene pubblico globale, basato sulla collaborazione multisettoriale a livello nazionale e internazionale“.
“Ci impegniamo a promuovere una ripresa sana e sostenibile attraverso il rafforzamento dei sistemi sanitari nazionali, rendendoli più inclusivi e resilienti, garantendo l’accesso universale ai servizi sanitari, compresa la salute sessuale e riproduttiva, e concentrandoci sull’assistenza sanitaria di base per ottenere un’assistenza sanitaria di qualità a tutti i livelli e raggiungere la copertura sanitaria universale” conclude il comunicato.
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