Il G7 di Siracusa ha ospitato una giovane mamma con il suo bambino di 4 mesi. Parliamo di Katharina Schobersberger vicepresidente del CEJA. Katharina, una giovane austriaca di ventisei anni, ha scelto di affrontare la sfida di partecipare al G7 dei giovani con il suo bambino al seguito, rendendo Johann il partecipante più giovane di questo evento di rilevanza internazionale.
AL G7 arriva l’ospite più giovane, Katharina Schobersberger e suo figlio di 4 mesi
Il G7 Agricoltura di Siracusa ha accolto un ospite speciale: Katharina Schobersberger e il suo bimbo di quattro mesi. Quest’anno, la prestigiosa sede del G7 Agricoltura ha visto non solo la presenza di leader e rappresentanti del settore agricolo, ma anche quella di un visitatore unico: Johann, il figlio appena nato di Katharina Schobersberger, vicepresidente del CEJA – Consiglio europeo dei giovani agricoltori. Katharina, una giovane austriaca di ventisei anni, ha scelto di affrontare la sfida di partecipare al G7 dei giovani con il suo bambino al seguito, rendendo Johann il partecipante più giovane di questo evento di rilevanza internazionale.
“La città è splendida e gli italiani sono stati molto gentili e disponibili con il bambino”, afferma Katharina, che si è detta entusiasta della sua prima esperienza in un contesto così significativo e “spera che le proposte avanzate dai giovani vengano realmente attuate”. Ha già partecipato a un incontro in Ungheria, ma questo rappresenta il suo primo G7, ed è l’esperienza più internazionale che ha vissuto fino ad ora, racconta.
Schobersberger, che lavora nel settore agricolo, ricopre la carica di vicepresidente del CEJA da oltre un anno, un organismo che rappresenta i giovani agricoltori a livello europeo. “Il nostro mandato dura due anni e sono molto contenta di poter contribuire in questo ruolo”, dichiara. La sua esperienza di vita nelle aree rurali, l’allevamento di suini e gli studi in agraria le fornirebbero una conoscenza approfondita delle sfide del settore. Katharina sottolinea che l’agricoltura è un settore in piena trasformazione. “Siamo in una fase di transizione e dobbiamo lavorare per una produzione più sostenibile, ma senza dimenticare gli aspetti sociali ed economici”, ha sottolineato. “Oggi abbiamo percepito l’importanza di non lasciare indietro nessuno in questa transizione. Dobbiamo garantire che il settore agricolo sia sostenibile ma anche competitivo, perché viviamo in un mondo globale. E come dimostrato anche dall’ottima cooperazione tra i giovani durante questi giorni, abbiamo bisogno di un’agricoltura inclusiva”.
La giovane ha avuto modo di esplorare anche Siracusa e Divinazione Expo, la vetrina delle eccellenze italiane dedicata all’agroalimentare e non solo. “Passeggiando per la città, ho notato come l’attenzione fosse focalizzata sull’innovazione e sulla tecnologia. Ho visto macchinari e robot all’avanguardia”, racconta entusiasta. “La presenza di Katharina e del suo bambino Johann ha messo in luce come le sfide e le opportunità dell’agricoltura europea coinvolgano ogni generazione”, dicono alcuni delegati.