Covid in Italia, per Massimo Galli serve almeno il super green pass, o addirittura l’obbligo vaccinale, per contrastare l’ondata di contagi covid. “Se non riusciamo a ridurre la diffusione dell’infezione da Sars-Cov-2 rischiamo magari di dover avere ferie di Natale meno felici da tanti punti di vista“, dice Galli all’Adnkronos Salute.
Covid in Italia: Massimo Galli “l’Italia non rischia un vero lockdown”
Anche l’Italia rischia di dover riconsiderare restrizioni e chiusure se la curva di Covid continua a salire? “Non un vero lockdown complessivo – dice l’esperto – ma quello che sta succedendo negli altri Paesi europei ci suggerisce che, al di là di quelle che erano anche le mie abbastanza ottimistiche previsioni, qui l’infezione sta dilagando parecchio e in qualche modo va fermata“.
“Tampone antigenico rapido valido poco più di 24 ore”
Per un tampone antigenico rapido, continua, “è stimabile una validità nell’arco delle 24 ore o poco più. Ma in realtà non è una cosa che qualcuno abbia mai misurato con precisione. Stanno emergendo dei lavori che però non sono in grado di misurare quel tipo di durata. Il tampone classico, invece, identifica un’infezione anche con una carica virale molto bassa e in questo caso esclude dalla possibilità di contatti persone che possono avere anche un’infezione leggerissima, magari non in grado di infettare in quel momento, ma nei giorni successivi potenzialmente sì. Il tampone classico è di maggiore garanzia. Ovviamente c’è un problema di costi e necessità organizzative maggiori“.
“Le scelte in Europa più drastiche”
“Quello che si sta facendo in mezza Europa in questo momento mi pare ancora più drastico delle proposte prospettate finora in Italia – dice Galli – Siamo di fronte a una situazione ingravescente in cui evidentemente ci sono delle realtà che dobbiamo per forza affrontare. Credo che se vogliamo tenere il Paese aperto e in condizione di camminare, come è nell’interesse di tutti, non si possa andare avanti a permettere che una minoranza di persone continui a tenere in scacco il Paese, perché non si vaccina. E quindi non si può che irrigidire il concetto del Green pass o passare direttamente all’approvazione dell’obbligatorietà, con limiti ovviamente legati al fatto che fai la legge e devi essere poi in condizione di farla rispettare“.
Super Green pass o obbligo vaccinale
O super Green pass o obbligo vaccinale, non ci sono poi tante alternative, è il messaggio dello specialista. “Per quanto riguarda determinate categorie c’è poco da discutere riguardo all’obbligo di vaccinarsi – spiega all’Adnkronos Salute – Bisogna avere una maggior elasticità solo sul concetto di cosa fare dei guariti con anticorpi, perché lì a volte il rapporto costo-benefici della vaccinazione non c’è, né a livello di società né a livello individuale. L’altro discorso riguarda una minoranza di persone ed è un discorso che però, se affrontato, evita contrasti e problemi. Poi c’è tutto il resto: se non riusciamo a ridurre la diffusione dell’infezione a livello della popolazione generale, continueremo ad avere problemi seri“.
Fonte: Adnkronos