Site icon Occhio Notizie

Chi è Gary Oldman, il misterioso Sirius Black di Harry Potter

Gary Oldman è uno degli attori che ha letteralmente fatto la storia del cinema, grazie al suo talento e all’abilità dell’essere versatile e sempre brillante. L’attore ha sempre avuto la capacità di scegliere ruoli iconici e rimasti nell’immaginario collettivo grazie anche alle sue eccellenti ed ineccepibili interpretazioni.

Gary Oldman, tutti i successi dell’attore britannico

Leonard Gary Oldman, conosciuto nel mondo dello spettacolo solo con il suo secondo nome, nasce a Londra in Gran Bretagna il 21 marzo 1958 da Kathleen e Leonard Oldman.

Sviluppa la sua infanzia in un malfamato quartiere di Londra con la sporadica e quasi assente presenza di un padre che per vivere faceva il marinaio e che era più dedito all’alcool piuttosto che alla famiglia.



Gary ha solo sette anni quando il padre abbandona definitivamente la famiglia, composta anche da altre due sorelle: sta proprio a lui il compito di portare avanti la famiglia. Lavora è studia contemporaneamente per riuscire a portare a casa più denaro possibile e a soli 17 anni lascia gli studi.

Si appassiona sempre di più alla musica e comincia studiare con molta serietà il Pianoforte, da autodidatta. Sebbene non realizzerà il sogno di diventare un pianista famoso, il suo talento lo accompagna tutt’oggi.

Capisce quasi subito che non è la musica il suo vero amore e scopre la vera passione nella recitazione.

La ripresa di Oldman

Tenta di iscriversi alla “Royal Academy of Dramatic Arts” di Londra ma fallisce. Gary non si lascia certo intimidire da questa piccola prima sconfitta e così comincia a prendere lezioni di teatro seguendo i corsi di Williams al “Greenwich Young People Theatre”.

Si distingue immediatamente per le sue enormi capacità e grazie ad una borsa di studio può permettersi d frequentare il “Rose Bruford College of Speech and Drama” dove si laurea nel 1979 all’età di 21 anni con lode.

L’anno successivo si ritrova in giro tra l’Europa e le Americhe per un tour teatrale e quello dopo ancora come protagonista di alcuni film per la televisione inglese.

L’inizio della sua carriera

Dopo essersi divertito a vestire i panni dello skinhead Coxy nel film ambientato durante la recessione affrontata dalla presidenza Tatcher, “Meantime” nel 1984, si fa notare nella parte di Sid Vicious in “SideNancy” nel 1986, film sulla carriera musicale dei leggendari Sex Pistols, che ne sancisce la bravura sul grande schermo.



Diventa un attore molto amato ed apprezzato, non solo per le sue elevate doti recitative, ma anche perché appare subito come un attore meravigliosamente trasformista: viene paragonato a Robert De Niro proprio per questa sua caratteristica.

Gary Oldman modifica spesso il suo aspetto in maniera vertiginosa e sbalorditiva, modifica con semplicità l’accento in base al ruolo che deve interpretare, e non lascia mai, nelle sue recitazioni, nessun particolare al caso.

Popolare nei ruoli di cattivo

Da subito popolare come cattivo dei successi: “JFK – Un caso ancora aperto” nel 1991 di Oliver Stone, “Una vita al massimo” nel 1993 di Tony Scott e “Leon” nel 1994 di Luc Besson, si guadagna definitivamente il favore di pubblico e critica rendendo la parte del conte Vlad in “Dracula di Bram Stocker” nel 1992 di Francis Ford Coppola.



Il ruolo del conte Dracula mette inoltre Gary Oldman sotto una prospettiva completamente nuova per la sua carriera, quella di sex-symbol.

Vita privata e carriera

Un po’ come davanti alla telecamera, così nella vita reale, Gary ha la fama di cattivo ragazzo e oltre ai ripetuti abusi di droga, l’8 agosto del 1991, la polizia di Los Angeles lo arresta con l’ accusa di guida in stato di ebbrezza.

Presto fuori su cauzione, dopo il ritiro in una comunità al fine di disintossicarsi, la vita privata dell’attore subisce varie svolte e, giunto il divorzio prima con l’attrice Lesley Manville, da cui ha il primogenito Alfie, poi con Uma Thurman sposata nel 1990 e con cui si ritrova qualche anno dopo sul set di “Batman & Robin” nel 1997, fa la conoscenza della fotografa Donya Fiorentino.



È lei la donna con cui concepisce gli altri due figli, Gulliver Flynn e Charles John e da cui comunque finisce per divorziare nel 2001, sempre a causa della sua dipendenza dall’alcol. Dal 31 dicembre 2008 al gennaio 2015 Oldman è stato sposato con la cantante inglese jazz Alexandra Edenborough.

L’inizio dei grandi successi

Più la vita sentimentale cola a picco, più invece quella professionale conosce la gloria di pellicole come: “Amata immortale” nel 1994 in cui veste i panni di Ludwig van Beethoven, “La lettera scarlatta” nel 1995 di Roland Joffé con Demi Moore, “Basquiat” nel 1996 di Julian Schnabel, “Il quinto elemento” nel 1997 nuovamente di Luc Besson, “Air Force One” nel 1997 di Wolfgang Petersen, “Lost in Space – Perduti nello spazio” di Stephen Hopkins, “Hannibal” nel 2001 come unico superstite della ferocia assassina dell’omonimo protagonista, insieme ad un paio di apparizioni negli episodi dei telefilm “Friends” nel 2001 e “24” nel 2001.

Gary Oldman, “il prigioniero di Azkaban”

Il 2004 è l’anno di “Harry Potter e il prigioniero di Azkaban” di Alfonso Cuarón: Gary Oldman si rivela brillante nel ruolo di padrino del piccolo mago e ovviamente l’esperienza viene ripetuta nei successivi capitoli della saga usciti prima nel 2005 con “Harry Potter e il calice di fuoco” di Mike Newell, poi nel 2007 con “Harry Potter e l’ordine della fenice” di David Yates.



“Batman Begins” di Christopher Nolan

Nel frattempo lo vediamo all’opera anche nel bellissimo “Batman Begins” di Christopher Nolan nei panni del celebre commissario Gordon.



Ormai conosciuto e apprezzato anche dal pubblico dei giovanissimi, nel 2009 presta la voce a ben tre personaggi del film d’animazione liberamente tratto dal racconto di Dickens, “A Christmas Carol” nel 2009, sulla scia delle altre riuscite performance di “Il cavaliere oscuro” nel 2008 ancora di Nolan e “Il mai nato” nel 2009, horror diretto da David S. Goyer.

Il successo in tutto il mondo

Nel cast di lavori sempre in vetta alle classifiche dei botteghini di tutto il mondo, il proprio fortunato fiuto lo porta a lavorare in “Codice genesi – The book of Eli” nel 2010, western apocalittico dei fratelli Huges con Denzel Washington.

Il 2011 impegna Oldman in numerose sceneggiature, tra cui l’ultimo doppio capitolo del maghetto ormai cresciuto Harry Potter, “Harry Potter e i doni della morte: Parte II” e la seconda avventura dello spericolatissimo panda esperto di arti marziali, “Kung Fu Panda 2”.



Nel 2012 invece torna a vestire i panni del commissario Gordon nel film di Christopher Nolan “Il cavaliere oscuro – Il ritorno” e, nello stesso anno, lavora in “La Talpa” per la regia di Tomas Alfredson.

Negli anni successivi partecipa alla lavorazione di altri quattro film: “Lawless”, di John Hillcoat e “Il potere dei soldi”, di Robert Luketic al fianco di Harrison Ford, nel 2013, mentre nel 2014 è nel cast di “Robocop”, di José Padilha, remake del famoso cult degli anni Ottanta e de “Il pianeta delle scimmie – Revolution” di Matt Reeves.



Nel 2017 è nel cast del buddy movie, diretto da Patrick Hughes, “Come ti ammazzo il bodyguard”. Sempre nello stesso anno interpreta Winston Churchill nel film “L’ora più buia”. Tale interpretazione gli vale numerosi premi tra cui, nel 2018, l’Oscar come migliore attore.

Exit mobile version