Le dichiarazioni della sindaca di Sant’Antonio Abate, dove è accaduto un terribile atto vandalico. Un povero gatto è stato dato alle fiamme e bruciato vivo.
Gatto bruciato vivo in piazzetta, la denuncia della sindaca
Un terribile atto vandalico si è consumato a Sant’Antonio Abate, provincia di Napoli. A farne le spese, un povero gatto, che è stato dato alle fiamme e bruciato vivo. I suoi resti carbonizzati sono stati ritrovati questa mattina dai netturbini, al lavoro per ripulire le strade. A denunciare quanto accaduto, la prima cittadina di Sant’Antonio Abate Ilaria Abagnale. Che attraverso un lungo post di denuncia su Facebook ha così scritto:
“Non me ne capacito, perché tanto vergognoso da superare ogni limite di umanità e rispetto, e talmente grave da ritenere che chiunque sia stato non meriti di camminare senza giudizio tra le persone perbene del nostro paese. Non riesco davvero a capire cosa spinga alcuni ragazzi a comportarsi in modo oltretutto vandalico e irrispettoso verso i loro stessi luoghi di ritrovo. Per questo ritengo non servi a nulla ogni mattina riqualificare le piazzette dal degrado se di sera vi si ritrovano nuovamente resti di cibo e bevande sparse ovunque. Si continuano a scegliere muretti e aiuole per fare i propri bisogni, se si vandalizza l’eco-raccoglitore che, al contrario loro, cerca di mantenerlo pulito l’ambiente”.
Che poi prosegue: “Non serve, soprattutto se non c’è sensibilità, se chi assiste a questi atti vandalici non denunci, se chi conosce gli artefici dei fatti non segnali alcunché a noi o direttamente ai Carabinieri. Allora chiedo l’aiuto di tutta la cittadinanza. Specialmente dei residenti di via Pontone che come me, come noi, non restano indifferenti di fronte a queste barbarie. Chiunque abbia visto o sappia qualcosa deve parlare. Senza paura di denunciare e soprattutto senza la volontà di tutelare chi fosse lì perché magari stretto conoscente”.
Il comunicato si chiude così: “Cosa possa spingere una persona ad appiccicare un fuoco su un animale, questo davvero non lo so. Come non so in che modo si sia perso il contatto con la realtà, con la benevolenza, con l’affetto ed il rispetto, come si rimanga impassibili allo sguardo di un piccolo gatto indifeso o col desiderio di mantenere volontariamente sporco un luogo di ritrovo. Ma so che continueremo ad indagare, non solo qui ma ovunque si verifichi il vandalismo, giurando di fare tutto il necessario affinché i responsabili di questi atti ignobili paghino le conseguenze delle loro azioni inumane, assurde e indecenti”.