A Sestri Levante, in provincia di Genova, si è consumato un tragico episodio che ha sconvolto la comunità locale. Giampaolo Bregante, un uomo di 74 anni, ha ucciso sua moglie Cristina Marini con un colpo di pistola. Dopo aver compiuto il delitto, Bregante si è recato alla stazione dei carabinieri, dove ha confessato spontaneamente il crimine.
Agli agenti ha dichiarato di aver sparato alla moglie per porre fine alla sua lunga e sofferta battaglia contro la depressione, spiegando che la donna rifiutava di seguire le cure prescritte e di assumere i farmaci necessari.
Genova, uccide la moglie e si consegna ai carabinieri
Secondo quanto riferito dagli inquirenti, Giampaolo Bregante avrebbe agito in un momento di disperazione, esasperato dalle condizioni psicologiche della moglie, che da tempo soffriva di depressione. Nel tentativo di mettere fine alle sue sofferenze, avrebbe deciso di compiere questo gesto estremo. L’uomo avrebbe cercato di giustificare il suo atto come un tragico tentativo di liberare la moglie da un’esistenza che considerava ormai insostenibile.
Sul luogo del crimine sono immediatamente intervenuti i medici del 118, chiamati dai vicini che avevano udito lo sparo provenire dall’abitazione della coppia. Tuttavia, all’arrivo dei soccorsi, per Cristina Marini non c’era più nulla da fare: la donna era già deceduta a causa della gravità delle ferite riportate. Anche i carabinieri sono giunti rapidamente sulla scena per avviare le prime indagini e raccogliere testimonianze.
L’intero quartiere è sotto shock per l’accaduto. I vicini della coppia hanno riferito di aver sentito il colpo di pistola e di essere stati subito allarmati, ma mai avrebbero immaginato un epilogo così drammatico. Sembra che nessuno sospettasse che la situazione familiare di Giampaolo Bregante e Cristina Marini fosse così grave da sfociare in una tragedia simile. Le indagini, ora, proseguiranno per chiarire ogni dettaglio della vicenda e per comprendere appieno le motivazioni dietro questo atto di violenza. Nel frattempo, Giampaolo Bregante resta sotto custodia dei carabinieri e dovrà rispondere del grave reato di omicidio.