Cultura

Razzismo, caso George Floyd: 5 cartoni Disney non saranno più trasmessi

Il caso George Floyd ha riaperto gli occhi sul razzismo. È corsa a mettere al bando le rappresentazioni artistiche discriminatorie. Gioco al massacro che non risparmierà i cartoni animati della Disney. Dopo Dumbo altri 5 cortometraggi verranno bannati.

5 cartoni animati della Disney rischiano la censura

Questa volta l’avviso della Disney non basterà: “potrebbe contenere rappresentazioni culturali ormai già superate”. Ecco almeno altri cinque cortometraggi degli anni Quaranta e Cinquanta che rischiano di essere censurati.


Der Fuehrer’s Face (1943)

fuer

Disney ha fatto entrambe le guerre mondiali. Nella Prima era autista della Croce Rossa in Francia. Nella seconda, già tycoon di successo, produsse cartoni propagandistici per le truppe impegnate a combattere le forze dell’Asse. Il più celebre, mai uscito in Italia, è Der Fuehrer’s Face (1943), corto vincitore di un Premio Oscar per il miglior film d’animazione.

Protagonista: Paperino impegnato nella dura vita della recluta dell’esercito del Reich, tra spolette da montare al grido di “Heil Hitler” e passi del Mein Kampf da mandare a memoria. Finale riconciliante: lo sventurato papero si sveglia in America, sospira e abbraccia la sua amata Statua della Libertà in un tripudio di stelle e strisce.


Ti sogno California (1945)

ti sogno california

La conquista del West secondo Pippo nel corto Ti sogno California (Californy ’er Bust, 1945), con le carovane guidate dagli eroici pionieri costretti a guardarsi le spalle dagli attacchi indiani. La rappresentazione dei nativi americani è a dir poco macchiettistica mentre quello che in realtà fu un genocidio qui diventa una specie di gioco. Poi arriva l’uragano e spazza tutti via.


Un regalo per Paperina (1946)

un regalo per paperina

Nessun animale è stato maltrattato durante la produzione di questo film. Quante volte lo avremo letto nei titoli di coda? Gli animali di Disney erano disegnati, ma nell’America del dopoguerra non si andava tanto per il sottile: in Un regalo per Paperina (Dumbbell of the Yukon) ecco a voi Paperino che, per regalare una pelliccia tutt’altro che ecologica all’amata, sceglie di immolare un tenero cucciolo di orso. Come farlo fuori? Decapitazione? Veleno? Alla fine opterà per l’impiccagione, ma ovviamente l’impresa è destinata al fallimento. Animalisti, auf wiedersehen.


Domani a dieta! (1951)

domani a dieta

Anche Pippo ha avuto problemi di linea. Non proprio Pippo, a dire il vero, ma il suo alter ego anni Cinquanta George Geef che nell’episodio Domani a dieta! (Tomorrow we diet!) si impegna in un estenuante corpo a corpo con una bilancia intelligente. Che non esita a definirlo “grasso come un porcello”. Non esattamente quello che i comitati per la tutela dei minori vorrebbero sentire da un prodotto audiovisivo destinato alle famiglie.


Vietato fumare (1951)

domani a dieta

Chissà quante volte, prima di vedere un cartone d’epoca su Disney+, avrete letto sullo schermo “Contiene rappresentazioni di tabacco“. Se un giorno dovessero decidersi a caricare sul portale Vietato fumare (No smoking, 1951), la scritta dovrebbe diventare: “Contiene solo rappresentazioni di tabacco”.

Il corto avente ancora una volta per protagonista Pippo/George Geef tratta di una delle compulsioni meno politicamente corrette a questo mondo. Rappresentata in situazioni storiche. Pippo prova a smettere di fumare, ma il vizio finisce per avere la meglio.


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