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Il 22 febbraio del 1732 nasce George Washington, leggendario politico e generale statunitense

Critico feroce della politica ingleseGeorge Washington. Durante la guerra contro la madrepatria d’oltreoceano – la già citata potenza britannica – ricevette dal Congresso Continentale un incarico per guidare l’esercito continentale che aveva osato sfidare Londra. Dimostrandosi – abbastanza sorprendentemente – una grande guida militare, riuscì a trasformare dei coloni inesperti in battaglieri soldati, riuscendo, in seguito, ad ottenere l’indipendenza dei coloni dal Regno Unito.

22 febbraio 1732: nasce George Washington, politico e generale statunitense

George Washington nasce a Bridges Creek il 22 febbraio del 1732. Critico testardo della politica dell’Inghilterra, nel corso del Congresso Continentale ricevette nella guerra contro l’odiata potenza d’oltreoceano l’incarico di Comandante dell’esercito continentale, dimostrandosi grande generale e riuscendo a trasformare coloni inesperti in audaci soldati.



A diciassette anni ottiene il suo primo incarico pubblico divenendo ispettore della contea di Culpepper. Nel 1752 il governatore regio della Virginia Sir Robert Dinwiddie, lo nomina coadiutore per il distretto meridionale della colonia. Avviato alla carriera militare, intraprende la sua prima missione nell’estate del 1753, allorquando i Francesi provenendo dal Canada si insediano lungo le rive del fiume Ohio, minacciando la Virginia.

Le grandi battaglie

Gli aspri combattimenti che l’esercito britannico coloniale dovrà affrontare nel tentativo di respingere gli assalti dei Francesi e degli alleati Indiani Irochesi, segnano l’inizio della Guerra Franco-Indiana, “versante americano” della cosiddetta Guerra dei Sette Anni (1756 – 1763) che rappresenta il culmine degli scontri occorsi tra Francia e Gran Bretagna durante il secolo XVIII; la guerra avrà fine con il Trattato di Parigi, che stroncherà definitivamente ogni velleità imperialistica francese, costringendo i Borboni a cedere ai Britannici il Canada, la regione dei Grandi Laghi, la valle del Mississipi e l’attuale Louisiana.



Nel 1754 George Washington si congeda per poi essere successivamente richiamato in servizio dal Generale di Divisione Edward Braddock, impegnato a combattere i Francesi di Fort Duquesne. L’anno successivo Sir Robert Dinwiddie nomina il Colonnello Washington comandante in capo delle truppe coloniali virginiane, affidandogli l’incarico di presidiare l’inquieta frontiera.

Congedo

Nel 1759 Washington si congeda definitivamente e sposa Martha Dandrige Curtis, giovane e facoltosa vedova. Per quasi quindici anni, fino al 1774, è membro della Camera dei Borghigiani, ovverosia della Camera Bassa dell’Assemblea Legislativa virginiana, dove si distingue per “essere uno dei più accesi sostenitori dei diritti dei coloni nel nome del Common law e del diritto consuetudinario britannici” che assicuravano a tutti i sudditi della Corona Inglese equità di trattamento e libertà concrete.



Saranno questi i motivi che scateneranno la guerra tra Madre Patria e colonie nordamericane: una guerra civile questa all’interno dell’Impero Britannico che, come ebbe a dire Burke, ha ben poche caratteristiche di somiglianza rispetto alla successiva e ben più ideologica Rivoluzione Francese.

Deflagrato il conflitto, Washington ne è subito protagonista sia sul versante bellico che su quello politico e culturale. Eletto al primo Congresso continentale, trascorre l’inverno successivo (1774 – 1775) adoperandosi nella riorganizzazione delle Milizie coloniali virginiane. Durante il 1775 il secondo Congresso continentale lo elegge all’unanimità Comandante in capo dell’esercito indipendentista.

Dopo la guerra civile



Terminata la guerra civile e sancita definitivamente la pace il 3 settembre 1783, il Generale Washington si ritira a vita privata a Mount Vernon con l’intento, come egli stesso ebbe a dire, di “trascorrere gli ultimi anni di vita all’ombra della mia vigna e del mio fico, per poi discendere dolcemente il fiume della vita fino a quando non mi addormenterò accanto ai miei padri“.

Costituzione della “Nazione Nuova” e morte

Nel 1781 il Paese ormai indipendente si organizza attraverso gli articoli della Confederazione, ratificati nel marzo dello stesso anno. Cinque anni più tardi a Filadelfia viene convocata una Convenzione con il compito di rivedere, alla presenza di tutti i rappresentati delle ex-colonie, il vecchio documento confederale da più parti tacciato di sostanziale debolezza ed inadeguatezza nell’organizzazione dei soggetti politici ex-coloniali che ora costituiscono la “Nazione nuova”.



L’Assemblea Legislativa della Virginia elegge George Washington come proprio rappresentante. Questi accetta riservando tuttavia per sé un ruolo eminentemente politico e delegando gli aspetti tecnici relativi alla revisione della struttura del documento a James Madison.

Il futuro primo Presidente degli Stati Uniti d’America, “padre della patria” e figura simbolo del “Founding” statunitense morirà a Mount Vernon il 14 dicembre del 1799, all’età di sessantasette anni.

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