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Tassa di soggiorno, Positano è nella top ten con oltre 2 milioni

gettito tassa soggiorno Positano
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Gettito tassa di soggiorno, Positano nella top ten italiana. Lo dimostrano i dati della graduatoria relativa al 2023 stilata dalla Fondazione Ifel-Anci.

Gettito tassa di soggiorno, Positano nella top ten

Positano si conferma tra le prime dieci località italiane per gettito pro capite dell’imposta di soggiorno nel 2023, classificandosi al nono posto a livello nazionale e al primo in Campania. Con un incasso totale di oltre 2 milioni e 419 mila euro, il dato pro capite per i 3.942 residenti del comune si attesta a 614 euro.

In Campania, il numero dei comuni che applicano l’imposta di soggiorno è cresciuto significativamente negli ultimi cinque anni: dai 44 del 2019 ai 59 del 2023. Su un totale di 550 comuni campani, quelli eleggibili per l’imposta di soggiorno sono 328, con il 18% di questi che esercita effettivamente l’imposta.

La classifica delle città italiane

Secondo la classifica relativa al 2023 stilata dalla Fondazione Ifel-Anci, Roma domina la classifica del gettito dell’imposta di soggiorno, incassando nel 2023 ben 165 milioni di euro. Seguono Firenze, con quasi 70 milioni di euro, e Milano, che si attesta sul terzo gradino del podio con 62 milioni. Venezia si piazza al quarto posto con 38 milioni di euro, mentre Napoli registra un notevole incremento del 34% rispetto al 2022, raggiungendo i 17 milioni e 540mila euro e assicurandosi il quinto posto.

Bologna segue con 12 milioni e 617mila euro, Rimini con 11 milioni e 534mila, e Torino con 9,8 milioni. Sorrento si posiziona davanti a Verona, registrando un gettito di 6 milioni e 984mila euro contro i 6 milioni e mezzo del comune veneto.

Nel 2023, l’imposta di soggiorno ha generato complessivamente quasi 800 milioni di euro per i comuni italiani. Le previsioni per il 2024 indicano un ulteriore aumento del gettito, anche a Sorrento, dove il sindaco Massimo Coppola prevede di raggiungere circa 8 milioni e 600mila euro, grazie all’incremento delle tariffe scattato la scorsa primavera.

Gli aumenti hanno riguardato le strutture alberghiere, con la tassa passata da 1,50 a 2 euro per gli alberghi fino a 3 stelle, da 3 a 4 euro per i 4 stelle e da 4 a 5 euro per i 5 stelle. Le attività extralberghiere hanno visto un aumento da 3 a 4 euro, mentre le tariffe per campeggi, ostelli e agriturismi sono rimaste invariate a 1,50 euro a notte.

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