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Giacomo Bozzoli arrestato nella sua villa dopo 11 giorni di latitanza: era tornato per vedere il figlio

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Giacomo Bozzoli

Giacomo Bozzoli, 39enne condannato all’ergastolo per l’omicidio dello zio, è stato ritrovato dai carabinieri dopo più di dieci giorni di latitanza nella sua villa a Soiano, Brescia. Al momento dell’arresto, Bozzoli è stato trovato nascosto nel cassettone del letto, indossando solamente bermuda e calzini, e stringeva un borsello contenente 50mila euro in contanti. Le prime parole che ha pronunciato sono state un accorato “Vi prego, fatemi vedere mio figlio“.

Giacomo Bozzoli arrestato: “Fatemi vedere mio figlio”

Secondo il procuratore di Brescia, Francesco Prete, sembra che il desiderio di rivedere il suo bambino di 9 anni abbia portato Bozzoli a tornare in Italia, nonostante la sua volontà di non costituirsi. Bozzoli era stato localizzato in precedenza nel sud della Spagna, dove aveva soggiornato con la compagna e il figlio fino al 30 giugno. Dopo la lettura della sentenza il 1 luglio, ha lasciato il paese utilizzando una Maserati Levante nera, della quale attualmente non si conosce la posizione.

I carabinieri hanno agito dopo aver notato movimenti sospetti nella villa a Soiano, che era stata oggetto di intercettazioni e monitoraggio. Nonostante fosse latitante dal 1 luglio, Bozzoli è stato trovato con barba e baffi, senza mostrare intenzioni di consegnarsi volontariamente alle autorità. La situazione rimane ancora fluida, con le indagini in corso per comprendere come Bozzoli abbia fatto ritorno in Italia e dove sia ora la Maserati

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