Nuove rivelazioni sul caso di Giada Zanola, la donna gettata dal cavalcavia e uccisa a Vigonza nel Padovano: in casa e nel corpo della donna individuati sedativi prescritti al compagno indagato. Una circostanza che potrebbe portare la Procura a contestare anche la premeditazione del reato.
Giada Zanola gettata dal cavalcavia e uccisa: trovati sedativi prescritti al compagno
La posizione di Andrea Favero, l’uomo accusato dell’omicidio della sua compagna Giada Zanola, potrebbe aggravarsi con la Procura che potrebbe contestargli anche la premeditazione. Nelle boccettine trovate in casa e sequestrate dopo il suo arresto è stato individuato lo stesso farmaco sedativo presente anche nel sangue della 33enne gettata dal cavalcavia e uccisa. Si tratta di medicinali che pare fossero stati prescritti proprio all’uomo e poi portati in casa.
Le boccette vuote di psicofarmaci sequestrate in casa della coppia contenevano gli stessi elementi rinvenuti nel corpo della vittima durante l’autopsia. Si tratta di benzodiazepine, emerso dagli esami tossicologici condotti dal medico legale insieme all’autopsia.