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Il 14 gennaio del 1948 nasce Gian Piero Ventura: l’unico CT azzurro che mancò la qualificazione ai mondiali

Gian Piero Ventura è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista, ex-tecnico della Salernitana. Come CT della Nazionale di calcio italiana è stato fautore della grande debacle contro la Svezia, un pareggio che ha sancito la mancata qualificazione dell’Italia ai Mondiali del 2018.

Gian Piero Ventura, tutto quello che c’è da sapere sull’ex ct azzurro

Nato a Genova il 14 gennaio del 1948, Gian Piero Ventura dà i primi calci al pallone e cresce calcisticamente presso la sua città natale, nello specifico con la maglia della Sampdoria (tra i compagni nelle giovanili ci sono Marcello Lippi e Domenico Arnuzzo): non riesce, tuttavia, ad arrivare in prima squadra. Centrocampista, gioca per quasi tutta la sua carriera in Serie D, al di là di nove presenze con l’Enna in Serie C nel corso della stagione 1970/1971.

Inizio carriera

Appesi gli scarpini al chiodo, passa alla panchina, dapprima come allenatore delle giovanili e poi come vice-allenatore della Sampdoria. Successivamente passa all’Albenga e al Rapallo Ruentes in Interregionale. Sempre in Liguria Giampiero Ventura siede sulla panchina dell’Entella Bacezza di Chiavari, venendo promosso dall’Interregionale e arrivando, nella stagione 1985/86, al quinto posto in Serie C2 (di quella squadra fa parte anche Luciano Spalletti).



Nell’estate del 1986, tuttavia, Giampiero Ventura lascia Chiavari a tre giorni dall’inizio del ritiro e passa allo Spezia. Quindi allena la Centese, la Pistoiese e il Giarre. È solo nella stagione 1994/1995 che Ventura ottiene la prima panchina in Serie B: accade grazie al Venezia. Viene esonerato, tuttavia, dopo appena nove giornate.

Il debutto in Serie A

Tornato in Serie C1, viene scelto per guidare il Lecce: con i giallorossi ottiene due promozioni di seguito, arrivando in Serie A. Lasciato il Salento, torna in B con il Cagliari, e anche in questo caso conquista una promozione nel massimo campionato: così, nella stagione 1998/1999, a cinquant’anni, debutta in Serie A.



Successivamente allena la Sampdoria, l’Udinese e di nuovo il Cagliari, prima di tornare in Serie C alla guida del Napoli. Dopo essersi seduto sulla panchina del Messina, nel dicembre del 2006 prende il posto di Massimo Ficcadenti al Verona, all’ultimo posto in Serie B: riesce ad arrivare ai play-out, ma viene sconfitto dallo Spezia.

Nel 2007 firma un accordo di un anno con il Pisa appena promosso in Serie B, con Gianluca Petrachi direttore sportivo, e sfiora l’impresa di una inaspettata promozione fermandosi ai play-off. Confermato per la stagione seguente in seguito a un cambio di proprietà a dir poco tormentato, Giampiero Ventura viene esonerato il 19 aprile del 2009: pochi mesi prima aveva rinnovato il contratto per altri due anni, ma quattro sconfitte di seguito gli sono fatali. Ventura lascia il Pisa in zona salvezza; dopo la sua partenza, i toscani perderanno posizioni e concluderanno la stagione retrocedendo.

La leggenda di “mister libidine”

Il 27 giugno del 2009 il tecnico di Genova viene ingaggiato dal Bari al posto di Antonio Conte: pochi giorni più tardi, in occasione della conferenza di presentazione, spiega che lui allena “per libidine”, e da quel momento i tifosi pugliesi inizieranno a chiamarlo “Mister Libidine”. In quella stagione i galletti sorprendono tutti e concludono il campionato a cinquanta punti (record per la squadra in Serie A) al decimo posto: del team fanno parte, tra l’altro, Andrea RanocchiaLeonardo Bonucci, che grazie alle belle prestazioni entrano nella Nazionale italiana.



Nella stagione 2010/2011 Giampiero Ventura inizia bene il campionato, vincendo in casa contro la Juventus, ma il 10 febbraio viene esonerato – con la squadra ultima a nove punti di distanza dalla zona salvezza – e sostituito da Bortolo Mutti. Non rimane, però, fermo per molto tempo: diventa, infatti, allenatore del Torino in B il 6 giugno del 2011.

Gli anni al Toro

Con il suo arrivo, i granata vengono rivoluzionati, mentre molti giovani come Darmian, Ogbonna e Glik vengono lanciati e si fanno conoscere in Serie B. Ottenuta la promozione in Serie A, l’anno successivo Ventura viene confermato, e può contare sull’arrivo sotto la Mole di Jean François Gillet, che aveva avuto modo di allenare al Bari, e di Alessio Cerci, suo attaccante ai tempi del Pisa.


Gian Piero Ventura nella sfida contro lo Zenit San Pietroburgo.

Il Toro si salva con una giornata di anticipo sulla fine del campionato, il 12 maggio del 2013. Il coach genovese resta sulla panchina dei piemontesi anche per la stagione successiva, festeggiando la sua centesima partita con il Torino l’8 dicembre del 2013 in occasione della vittoria casalinga contro la Lazio.

La stagione 2013/14 si rivela eccezionale, con la conquista del settimo posto finale che si traduce nella qualificazione ai preliminari di Europa League (complice l’esclusione del Parma, che era giunto sesto, dalle coppe europee per motivi finanziari). Il Toro l’anno successivo fa molta strada in Europa: superati i preliminari e il girone, giunge ai sedicesimi dove trova l’Athletic Bilbao, che viene sconfitto per tre a due in Spagna. Mai nessuna squadra del nostro Paese, in precedenza, era stata in grado di vincere a Bilbao. Il percorso dei granata, tuttavia, si ferma agli ottavi, per opera dello Zenit di San Pietroburgo.



Ventura, comunque, si rifà il 26 aprile del 2015, sconfiggendo allo stadio Olimpico di Torino la Juventus per due a uno: i granata non vincevano il derby da vent’anni. Il 16 novembre del 2015 l’allenatore ligure rinnova il contratto con il Toro prolungandolo fino al 30 giugno del 2018, mentre un mese più tardi, il 16 dicembre, stabilisce il record di presenze consecutive come allenatore del club, con 194 panchine, superando in questo modo Luigi Radice.

Il dopo Torino

A dispetto del rinnovo del contratto, tuttavia, Ventura lascia il Torino al termine della stagione, conclusa al dodicesimo posto, rescindendo l’accordo consensualmente. Il 1° giugno del 2016 Giampiero si sposa a Bari con la sua compagna Luciana Lacriola, che aveva conosciuto ai tempi in cui allenava i pugliesi: il suo testimone di nozze è Urbano Cairo, proprio il patron del Torino.



Negli stessi giorni, i media riportano il nome di Giampiero Ventura come quello del più probabile sostituto di Antonio Conte alla guida della Nazionale italiana dopo gli Europei in Francia.

La debacle azzurra, Chievo e Salernitana

Ancor prima che il campionato d’Europa 2016 abbia inizio, viene annunciato dalla FIGC come successore di Antonio Conte alla guida della nazionale italiana. Il successivo 1º settembre esordisce come commissario tecnico azzurro, perdendo in amichevole al San Nicola di Bari (1-3) contro la Francia. Nelle qualificazioni al campionato del mondo 2018 chiude il suo girone al secondo posto, perdendo con la Spagna lo scontro diretto del Bernabéu di Madrid per la vetta; il piazzamento obbliga l’Italia ai play-off, in cui è abbinata alla meno quotata Svezia.


Giampiero Ventura dirige il suo primo allenamento coi clivensi.

Persa di misura la partita di andata in terra scandinava, gli azzurri non riescono ad andare al di là di un pareggio a reti bianche nella gara di ritorno al Meazza di Milano, fallendo così l’ingresso alla fase finale del Mondiale: una débâcle che non si verificava dal 1958. Pesantemente contestato sia per il fallimento sportivo, sia per la decisione di non dimettersi dall’incarico, Ventura viene infine esonerato dalla FIGC il 15 novembre 2017.

Il 10 ottobre 2018, in seguito all’esonero di Lorenzo D’Anna, Ventura raccoglie l’incarico di allenatore per il Chievo, tornando quindi ad allenare in Serie A dopo due stagioni. Dopo tre sconfitte nelle prime tre partite, ottiene il primo punto l’11 novembre pareggiando 2-2 in casa contro il Bologna. Dopo aver annunciato le dimissioni nell’immediato post partita contro i felsinei, due giorni più tardi rescinde consensualmente il contratto che lo legava ai clivensi.



Il 30 giugno 2019 firma un contratto annuale con opzione di rinnovo per un’altra stagione con la Salernitana in Serie B, ottenendo la prima vittoria il 24 agosto 2019 contro il Pescara allo Stadio Arechi. Il 1º agosto 2020 annuncia le proprie dimissioni dopo il mancato raggiungimento dei play-off.

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