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Il 3 gennaio del 1952 nasce Gianfranco Fini: ex presidente della Camera e leader di AN

Gianfranco Fini è un politico italiano. Noto ai più per essere stato il delfino di Giorgio Almirante e poi presidente di Alleanza Nazionale dalla sua nascita fino allo scioglimento.
Deputato dal 1983 al 2013, nonché presidente della Camera dal 2008 al 2013, agli esordi era segretario nazionale del Fronte della Gioventù e del Movimento Sociale ItalianoDestra Nazionale; poi presidente di Alleanza Nazionale, dalla sua fondazione nel 1995 fino al 2008 quando ne promosse lo scioglimento in un nuovo partito di centrodestra, poi fondato insieme a Silvio Berlusconi l’anno successivo col nome di Il Popolo della Libertà. Nei governi Berlusconi II e III ha ricoperto l’incarico di vicepresidente del Consiglio dei ministri e di ministro degli Affari Esteri.

3 gennaio 1952: nasce Gianfranco Fini, noto politico italiano

Gianfranco Fini nasce a Bologna il 3 gennaio del 1952. Il padre, Argenio Fini (1923 – 1998), detto Sergio, fu volontario della Repubblica Sociale Italiana nella Divisione di Fanteria San Marco, e più tardi iscritto all’Associazione nazionale dei combattenti. Prima dell’ascesa politica del figlio, si dichiarò vicino al Psdi, ma dopo l’iscrizione di Gianfranco nel Movimento Sociale Italiano abbandonò la militanza politica, per gli impegni correlati al suo nuovo lavoro in una compagnia petrolifera: prima presso l’Agip e poi, per più di quindici anni, in Libia per conto della Shell. Il nonno paterno, morto nel 1970, faceva parte del PCI, e fu per anni segretario di una sezione provinciale dello stesso.



La madre, Erminia Marani (1926 – 2008), era figlia di Antonio Marani, presente assieme a Italo Balbo alla marcia su Roma, oltre che, alla fine della guerra, tra i più assidui organizzatori delle sezioni e dei circoli dell’allora neonato Movimento Sociale Italiano nell’area emiliana.

Il nome Gianfranco fu scelto per ricordare un cugino ucciso a vent’anni dai partigiani nei pressi di Sasso Marconi, quando era da poco passato il 25 aprile del 1945. Ha un fratello, Massimo, nato nel 1956 (da non confondere con l’omonimo giornalista e scrittore) per anni anch’egli militante del MSI. È laureato in pedagogia presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.

Carriera politica

Gianfranco Fini ha cominciato la sua carriera politica fin da giovanissimo all’interno del Fronte della Gioventù, di cui è divenuto segretario nazionale a soli 25 anni con l’appoggio del leader del Msi Giorgio Almirante.



Come politico italiano è conosciuto soprattutto per essere stato il presidente di Alleanza Nazionale (An) dal 1995 al 2008, anno nel quale An è confluita nel Pdl, fondato dallo stesso Fini assieme a Silvio Berlusconi.

La prima alleanza con Berlusconi risale al 1994, quando l’Msi (Movimento Sociale Italiano), di cui Fini era segretario, ha vinto le elezioni politiche con la coalizione di centrodestra.

Fini è stato protagonista della svolta di Fiuggi, evento nel quale ha avuto luogo la svolta politica operata dal Msi (Movimento Sociale Italiano).


Gianfranco Fini e Silvio Berlusconi.

In occasione del congresso di Fiuggi (25-29 gennaio 1995) Fini decise di concretizzare il suo obiettivo politico spingendo il partito verso una destra conservatrice e liberale di stampo più moderno. In questa occorrenza è stato quindi sciolto l’Msi ed al suo posto è nata Alleanza Nazionale, con Fini presidente.

Nel luglio del 2010 Fini esce dal Pdl e fonda con altri deputati il gruppo parlamentare Futuro e Libertà per l’Italia.

Il 7 novembre del 2010, in occasione della prima convention di Futuro e Libertà, ratifica la crisi di governo, chiedendo a Silvio Berlusconi di rassegnare le dimissioni, minacciando, in caso contrario, l’abbandono del governo, abbandono che avverrà Il 15 novembre dello stesso anno.



Il 13 febbraio del 2011 Gianfranco Fini viene eletto, durante l’assemblea fondativa tenutasi a Milano, presidente di Futuro e Libertà.

Alle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio 2013 si presenta come capolista di FLI alla Camera dei Deputati in tutte le circoscrizioni, formando una coalizione con la lista di Mario Monti, Scelta Civica, e con l’UdC, tuttavia Il risultato elettorale del suo partito, lo 0,47%, non consente l’elezione di alcun deputato.



Il 14 marzo del 2013 cessa dalla carica di Presidente della Camera dei Deputati e l’8 maggio dello stesso anno si dimette dalla carica di presidente di Futuro e Libertà.

La vicenda dell’immobile a Montecarlo

Nell’agosto 2010, dopo la nascita del gruppo Futuro e Libertà e la crescita del dissenso nei confronti della linea di Berlusconi nel PdL, l’ex leader di AN è al centro di un’aspra campagna di stampa, capeggiata proprio dai quotidiani Il Giornale, Libero e dal settimanale Panorama. Oggetto della campagna è un alloggio di 45 m² a Monte Carlo lasciato in eredità dalla contessa Anna Maria Colleoni ad Alleanza Nazionale nel 1999.


Giancarlo Tulliani, l’uomo al centro dello scandalo correlato all’immobile di Montecarlo.

Tale alloggio, venduto dal partito nel 2008 ad una società offshore dell’isola Santa Lucia, per la cifra di euro 300.000, risulta affittato con regolare contratto all’imprenditore immobiliare Giancarlo Tulliani, fratello minore della compagna del Presidente Fini. Il 30 luglio viene presentata una denuncia da Storace e la Procura di Roma apre un fascicolo sulla vicenda, quale atto dovuto: l’indagine è contro ignoti. Con una nota diffusa dalla Presidenza della Camera e stilata in collaborazione con l’avvocato Giulia Bongiorno, l’8 agosto Fini offre la sua versione dei fatti, ma la campagna di stampa continua con ulteriori smentite e la raccolta di testimonianze.

Il 25 settembre 2010 Fini dichiarò in un comunicato video: «Se dovesse emergere che l’appartamento di Montecarlo appartiene a Giancarlo Tulliani lascerò la presidenza della Camera». Il 26 ottobre 2010 la Procura di Roma annuncia che non risulta esserci nessuna frode nell’affare, e chiede l’archiviazione delle indagini su Gianfranco Fini.



Il 27 gennaio 2011 il ministro degli Esteri Franco Frattini, rispondendo ad un’interrogazione parlamentare, si pronuncia in Senato in merito ad alcuni documenti arrivati alla Farnesina dall’isola caraibica di Santa Lucia dicendo che «il primo ministro di Santa Lucia gli avrebbe certificato l’autenticità del documento» che testimonierebbe come Giancarlo Tulliani sarebbe il proprietario di una società che deterrebbe il bene, ma forti dubbi sono emersi successivamente sull’autenticità di questo documento caraibico, anche in relazione al particolare attivismo intorno a tutta la vicenda del faccendiere Valter Lavitola, legato proprio a Silvio Berlusconi. In seguito la Procura dichiarerà che il contenuto della carta proveniente da Santa Lucia appare del tutto irrilevante ai fini delle indagini, confermando quindi la richiesta di archiviazione. La richiesta è accolta dal presidente dei Gip del Tribunale di Roma che dispone l’archiviazione dell’inchiesta dato che nella vicenda non è ravvisabile alcun reato.

Nel 2015 l’immobile di Montecarlo è stato poi rivenduto dalla società proprietaria a un imprenditore svizzero a 1,3 milioni di euro, dopo essere stato messo in vendita alla cifra di un 1,6 milioni di euro. In base ad una inchiesta della procura di Roma, il cognato di Fini avrebbe ricevuto i soldi necessari per l’acquisto della casa di Montecarlo da Rudolf Baetsen, un collaboratore del discusso imprenditore del gioco d’azzardo Francesco Corallo, facendoli transitare per dei conti offshore. Per questo motivo è indagato dalla procura di Roma Gianfranco Fini è attualmente indagato dalla procura di Roma per riciclaggio.



Il 22 gennaio 2018 il procuratore aggiunto Michele Prestipino e il sostituto procuratore Barbara Sargenti chiedono il rinvio a giudizio di Fini che viene accolto il 16 luglio seguente; insieme a lui andranno a processo Elisabetta Tulliani con il fratello e il padre oltre a Corallo.

Vita privata

Negli anni ottanta incontra Daniela Di Sotto, allora moglie di Sergio Mariani, amico e dirigente del partito. Mariani tenterà il suicidio poco dopo. La signora Di Sotto si separa dal marito per unirsi a Fini. Nel 1985 nasce Giuliana, la loro unica figlia. Tre anni più tardi si sposa con rito civile. Nel giugno 2007, Fini annuncia la separazione dalla moglie.


Gianfranco Fini con Elisabetta Tulliani.

Dopo la separazione, viene resa pubblica la relazione con l’avvocato Elisabetta Tulliani. Dalla relazione sono nate le figlie Carolina (il 2 dicembre 2007) e Martina. Vive a Roma.

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