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Le migliori frasi, testi e canzoni di Gianni Togni: le più belle

Scopriamo insieme le migliori frasi, testi e canzoni più belle di Gianni Togni

Gianni Togni nato a Roma, il 24 luglio 1956 è un cantautore e compositore italiano. Nel corso della sua carriera ha avuto un discreto successo da cantante. Scopriamo insieme le migliori frasi, testi canzoni più belle di Gianni Togni.

Le frasi, testi e canzoni di Gianni Togni: le più belle

Di seguito una selezione di frasi, testi e canzoni più belle di Gianni Togni:

Maggie

Lei si ferma solo dove sta bene
Se c’è musica e poi si sta insieme
Ha un cappello di paglia, la gonna rosa
E non cerca una casa
Qualche volta per la via chiede soldi
Per una cena non ne servono molti
Sì, per oggi va bene, poi si vede
Maggie è fatta così

Gianni Togni

Luna

Gettando arance da un balcone
Così non va
Tiro due calci ad un pallone
E poi chissà
Non sono ancora diventato
Matto
Qualcosa farò, ma adesso no
Luna!

E’ bello capirci (Senza essere uguali)

E ti ricordi
Le avventure inventate
In tre su una macchina
Comprata a rate
Aspettando l’estate
Con gli stessi problemi
Raccontandoci tutto
Perfino i pensieri

Voglia di cantare

Ho un oroscopo astratto una biro un berretto
Questo pomeriggio matto mi piace tutto
Anche i mandolini i circhi americani
Le parole crociate le carte argentate le telefonate
E poi le bancarelle farfalle arlecchini
Burattini fantasmi balordi con gli orecchini
Per i viali caramelle a quintali
Pagliacci e corsari, acrobati strani su tappeti persiani

Una mia canzone

Io suonavo in un bar
Nel centro della città
Il pianoforte scordato
Ma solo per metà
E cantavo la vita
Coi piedi freddi e il buio sulle dita
Ogni volta per me era una partita

Semplice

Come stare fuori dal tempo
Quando fuori è mattina presto
Cammino con un’aria da fortuna
So che in qualche tasca devo averne
Ancora una da fumarmi dolcemente
Conto i passi pensando a niente
La notte è ancora attaccata ai muri
Va in mille pezzi se tu la sfiori

Attimi

Dalla mia stanza non si vedono aeroplani
Solo una strada, una fila di lampioni
Il cielo è carta di giornale
È buono solo da bruciare vedi
Quanta fatica per chiamarti amore
Mi sembra strano, come chiedere un favore
Forse in fondo alla mia vita
C’è davvero solo una valigia

Quartiere

Gente che va
Con grandi cappotti grandi curiosità
Torna con i notturni dormendo se può
Ha in testa pensieri che altrove no non si pensano
Un cielo basso un giardino senza neanche un bambino
Quattro giochi che fanno quasi un lunapark

Ombre cinesi

Vivo da illuso
Da quando sono in crisi un po’
Coi nervi tesi
Faccio ombre cinesi
Sulle pareti dei metrò
Così da mesi
Giro con gli occhi chiusi
Confuso tra i confusi

Giulia

Giulia, oh, mia cara
Ti prego, salvami tu
Tu che sei l’unica, mio amore
Non lasciarmi da solo in questa notte gelida, per favore
Non vedi dentro i miei occhi la tristezza che mi fulmina
Non scherzare, sto in mare aperto e mi perdo e tu sei la mia ancora

Gianni Togni

 

Voglio un po di Amsterdam

Grazie per avermi offerto un’isola
Mi dispiace proprio non fa per me
Grazie anche per le belle nuvole
Peccato nel mio letto posto non c’è
E poi ancora grazie davvero
Per quelle storie niente male
Per la festa al lungomare
Ma oggi ho da fare

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