GIFFONI VALLE PIANA. Corse saltate, pullman saturi, condizioni precarie dei mezzi di trasporto pubblico. Sembra di ascoltare sempre la stessa musica. Nulla, infatti, pare sorprendere, perché, ormai, è questa la logica imperante sul sistema di trasporto Sita Sud. L’ennesima dimostrazione di disservizio si è verificata questa mattina nel comune di Giffoni Valle Piana. Questa volta è stato necessario l’intervento dei carabinieri, allertati dagli stessi pendolari che, questa mattina, viaggiavano sul bus che alle 7.00 parte da Battipaglia e diretto all’istituto tecnico industriale “B. Focaccia”, sito a Fuorni, e all’Università degli Studi di Salerno, passando per i comuni di Montecorvino Rovella e di Giffoni Valle Piana. L’autista, dopo poche fermate effettuate nel territorio giffonese, è stato costretto ad arrestare la corsa, causa le condizioni disumane in cui i passeggeri viaggiavano. Il mezzo si presentava, infatti, completamente ricolmo, superando il numero massimo di persone, circa una quindicina, che, per norma, possono viaggiare in piedi. L’ingente affluenza di pendolari per questa corsa è stata dovuta al fatto che la precedente, quella che sarebbe dovuta arrivare a Giffoni alle 7.20, non è stata effettuata. All’interruzione della corsa, i pendolari si sono ribellati. Sono dilagate voci di dissenso e non si è fatta attendere molto la consueta e inconcludente caccia al colpevole. Chi può essere considerato, anche solo reo, di tale disordine? I dipendenti, quindi gli autisti, che percepiscono lo stipendio in maniera altalenante, oppure i viaggiatori che usufruiscono di un sistema di trasporto instabile e che non lascia garanzie? Entrambi rappresentano, in realtà, solo gli esponenti di due categorie vittime, in egual misura, di un sistema che, alla luce dei fatti, non sembra essere in grado di autogestirsi, prima ancora che di distribuire e coordinare assennatamente le proprie risorse. Ancora una volta, è a monte che occorre guardare. I carabinieri sono giunti tempestivamente sul posto e hanno immediatamente provveduto a contattare l’azienda di riferimento. La risposta di quest’ultima? Un vile e inconcludente scarica barile di responsabilità che pare non abbiano un referente concreto. Alla fine di tutto, le autorità hanno disposto in modo che la corsa potesse riprendere in condizioni di viaggio quantomeno accettabili, situazione resa possibile anche dal fatto che molti studenti, che, tra l’altro, avevano già obliterato il biglietto, hanno abbandonato il campo, provvedendo a giungere a destinazione con mezzi propri.
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