Gigi Proietti, all’anagrafe Luigi Proietti, è un attore, comico, cabarettista, doppiatore, conduttore televisivo, regista, cantante e insegnante italiano. Fa parte di quella cerchia di artisti di formazione teatrale, campo nel quale ha mietuto notevole successo sin dagli inizi degli anni Sessanta.
2 novembre 1940: nasce Gigi Proietti, funambolo della comicità italiana
Gigi Proietti, all’anagrafe Luigi Proietti è nato a Roma il 2 novembre 1940 è figlio di Romano e della casalinga Giovanna e ha una sorella maggiore. Nonostante l’attore sia sempre stato molto riservato per quanto riguarda la sua vita privata, sappiamo che è stato un bambino molto vivace e che spesso rubava qualche spicciolo dalle tasche della giacca del padre.
Da piccolo gioca a ping-pong e a baseball e frequenta assiduamente l’oratorio della sua borgata, il Tufello. Frequenta il liceo classico, grazie al quale si appassiona molto alla lingua latina. Dopo il diploma si iscrive alla facoltà di giurisprudenza per volere del padre ma non finirà mai l’università.
Gli esordi
Il debutto di Gigi Proietti avviene nel 1963 con lo spettacolo Il Can Can degli italiani, diretto dal suo insegnante di teatro Giancarlo Cobelli e i dieci anni successivi sono pieni di ruoli più o meno di spicco in numerose opere teatrali e cinematografiche. Alcuni tra i titoli più importanti ai quali ha contribuito in questi anni sono Le piacevoli notti, L’urlo, Il circolo Pickwick, Alleluja brava gente e Brancaleone alle crociate. In questi anni inizia anche la sua esperienza come doppiatore, che vede come primo personaggio il gatto Silvestro dei cartoni animati.
Gli anni Settanta e Ottanta
Gli anni Settanta iniziano con le prime comparizioni sul piccolo schermo e nel 1974 è protagonista del programma Sabato sera dalle nove alle dieci. Il 1976 è l’anno della vera e propria consacrazione di Gigi Proietti come uno dei protagonisti dello spettacolo del Novecento. Prima scrive e mette in scena uno spettacolo tutto suo, dal titolo A me gli occhi, please che ha un successo enorme, tanto che verrà replicato fino al Duemila; poi partecipa al film di culto Febbre da cavallo, nel quale interpreta lo scommettitore Mandrake, uno dei suoi ruoli più celebri. Nello stesso anno doppia anche un altro personaggio di culto del cinema: Rocky.
Come riporta “Chi è”, nel 1978 assume la direzione del Teatro Brancaccio di Roma dove fonda il Laboratorio di Esercitazioni Sceniche per giovani attori, facendo da mentore a Enrico Birgnano, Giorgio Tirabassi, Francesca Reggiani, Gabriele Cirilli e molti altri.
Gli anni Ottanta non sono meno pieni per l’attore. Nel 1980 partecipa al film Non ti conosco più amore e a uno sceneggiato televisivo dal titolo Fregoli. L’anno successivo è impegnato, insieme a Loretta Goggi, nella commedia musicale Stanno suonando la nostra canzone. Nel 1983 avviene il debutto come conduttore televisivo, prende infatti il posto di Corrado alla guida del varietà Fantastico 4, che però non ottiene il successo sperato.
Gli anni Novanta e Duemila
Il suo debutto come regista televisivo avviene nel 1990 grazie a una delle prime sitcom intitolata Villa Arzilla, ambientata in una casa di riposo nella quale recitano numerosi attori del passato tra cui Giustino Durano e Marisa Merlini. Nel 1992 è il protagonista della serie tv Un figlio a metà e presta la voce al Genio della lampada nel film Disney Aladin. Il 1996 è però l’anno che gli regala un successo strepitoso grazie alla serie tv Il maresciallo Rocca. La serie andrà avanti per cinque stagioni fino al 2005, e si concluderà con una miniserie di due puntate dal titolo Il maresciallo Rocca e l’amico d’infanzia.
Nel 2002 torna al cinema con il sequel del film che l’aveva reso celebre, Febbre da cavallo – La Mandrakata, diretto da Carlo Vanzina. Nel 2003 da un’idea di proietti nasce a Roma il Silvano Toti Globe Theatre, teatro elisabettiano che ricopia fedelmente il Globe di Londra. La prima opera ad andare in scena Romeo e Giulietta. In questi anni sono molte le collaborazioni con i fratelli registi Vanzina, partecipa infatti ai film Un’estate al mare, Un’estate ai Caraibi e La vita è una cosa meravigliosa.
Anni Duemiladieci
Nel 2010 interpreta San Filippo Neri nella fiction Preferisco il Paradiso e nel 2011 recita in Box office 3D – Il film dei film di Ezio Greggio.
Tra il 2014 e il 2015 partecipa come giudice a due talent show, prima La pista condotto da Flavio Insinna e poi Tale e quale Show, di Carlo Conti. Nel gennaio del 2017 conduce il varietà Cavalli di battaglia, dopo molti anni dall’ultima esperienza come conduttore.
Altre performance
Si cimenta anche nella poesia, seguendo l’esempio del Belli, di Trilussa e dello stesso Petrolini, componendo diversi sonetti pubblicati negli anni 1990 in una rubrica del quotidiano romano Il Messaggero. Compare in diversi spot pubblicitari e partecipa al Festival di Sanremo del 1995, insieme a Peppino di Capri e Stefano Palatresi, con il nome di Trio Melody, con il brano Ma che ne sai… (…se non hai fatto il piano bar). Nel 2003 recita l’elogio funebre, in romanesco e in versi, per le esequie di Alberto Sordi.
Scrittore
Alla fine del 2013, Proietti esordisce nella scrittura, pubblicando un’autobiografia intitolata Tutto sommato qualcosa mi ricordo. Tra ricordi e aneddoti, l’attore ripercorre la sua storia personale e professionale, «intrecciando le gioie della vita e quelle del palco e lasciando sempre sullo sfondo la sua Roma, città eterna e fragile, tragica e ironica, cinica e innamorata».
Alla fine del 2015, pubblica un nuovo libro, dal titolo Decamerino. Novelle dietro le quinte. Si tratta di una raccolta di racconti, aneddoti e componimenti in versi de-camerino, ossia nati nel camerino, nel dietro le quinte del teatro. «Il risultato è un racconto nel racconto di pensieri arruffati, atti unici, odori, abitudini che segnano il ritorno di un affabulatore capace di far sorridere e commuovere con le sue cronache ad alto tasso di romanità».
Vita privata
Molto riservato sulla sua vita privata, dal 1967 è il compagno di un’ex guida turistica svedese, Sagitta Alter, dalla quale ha avuto due figlie: Susanna e Carlotta. Politicamente si dichiara vicino al centro-sinistra, pur mantenendo indipendenza dai partiti. Il 30 settembre 2013 ha ricevuto la cittadinanza onoraria della città di Viterbo.