Giorgia Pagano, la 15enne salentina affetta dalla sindrome di Berdon, è finalmente tornata in Italia dopo 9 anni di cure negli Stati Uniti. La storia della giovane leccese aveva attirato l’attenziona nazionale per la gravità della sua condizione ma anche per le polemiche sorte dietro alla gestione dei fondi ricevuti.
Giorgia Pagano affetta dalla sindrome di Berdon è tornata in Italia
Dopo 9 anni di cure negli Stati Uniti, la 15enne salentina Giorgia Pagano è potuta rientrare nel proprio Paese. La sua storia aveva attirato l’attenzione nazionale per la gravità della sua condizione (lei è affetta dalla sindrome di Berdon) ma anche per le polemiche sorte sulla gestione dei fondi ricevuti. In particolare, la giornalista Selvaggia Lucarelli aveva sollevato dubbi sulla mancata trasparenza della famiglia riguardo agli ingenti rimborsi dall’Asl di Lecce, superiori ai 10 milioni di euro, e alle donazioni private raccolte negli anni.
La pagina Facebook dedicata alla giovanissima era rimasta inattiva alimentano altri interrogativi. Ora però lei e la sua famiglia hanno lasciato Pittsburgh, la città americana dove risiedevano, facendo ritorno in Salento a bordo di un volo di Stato che è atterrato a Brindisi. È presso il centro Children’s Hospital che la ragazza ha subito un delicato trapianto di intestino, un intervento necessario per contrastare la malattia congenita che le impedisce di alimentarsi normalmente. Il ritorno in Italia è stato reso possibile dalla decisione della commissione regionale trapianti e dell’Asl Lecce, che dopo attenti controlli hanno stabilito che le condizioni di Giorgia sono ormai stabili e non richiedono più la permanenza negli Stati Uniti.
Cos’è la sindrome di Berdon
Anche nota con il nome di sindrome megacisti-microcolon-ipoperistalsi intestinale (o MMIHS, dall’inglese Megacystis-Microcolon-Intestinal Hypoperistalsis Syndrome), la sindrome di Berdon è una malattia genetica rara. Si caratterizza per un’eccessiva dilatazione della vescica urinaria e per un’altrettanto eccessiva distensione addominale cui conseguono una serie di sintomi e disturbi che rendono impossibile al paziente la normale minzione e nutrizione che dovranno, pertanto, essere effettuate artificialmente.
L’incidenza della sindrome di Berdon non è nota (fino al 2012 sono stati descritti solamente 230 casi certi), tuttavia, essa colpisce prevalentemente individui di sesso femminile. La trasmissione è autosomica recessiva.