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“Non mi piace il cinema”, poi va al Festival di Venezia: bufera su Giorgia Soleri

Fa discutere l’ospitata di Giorgia Soleri, al noto Festival di Venezia dopo le sue dichiarazioni: pare che non le piaccia il cinema. Eppure, nonostante questo piccolo, ma significativo particolare, la ragazza era sul Red Carpet. Bufera di critiche.

Giorgia Soleri al Festival di Venezia: non le piace il cinema

La partecipazione alla nota kermesse, su invito di un brand di champagne, non è certo passata inosservata, soprattutto sui social, dove si sono sollevate numerose polemiche. In molti le hanno dato dell’incoerente, altri dell’opportunista. “Puoi essere portatrice di tutti i messaggi che vuoi, ma se alla fine non c’è coerenza tra personaggio e persona anche quei messaggi perdono valore. Se ti riveli diverso da come ti presenti la gente smetterà di seguirti e basta” è uno dei tanti tweet che hanno criticato l’influencer.

Sempre su Twitter, un utente fa notare: “Ieri per caso ho visto le stories di una ragazza che soffre di vulvodinia che diceva come sia assurdo che Giorgia Soleri sia andata a Venezia con uno champagne quando per chi soffre di questa malattia gli alcolici sono criptonite“. E continua (sintetizzando perfettamente il pensiero di molti): “Che fa di male? Tendenzialmente niente se non fosse che la carriera di queste persone di basi su assunti ideologici molto serrati.

No al capitalismo, sì all’inclusività, uso della ə come guerra personale contro il mondo. Poi però se ne vanno bellamente a Venezia, a sfoggiare abiti e gioielli, magari pure se prima avevano precedentemente dichiarato di schifare il cinema (cit. Soleri) e lo fanno anche una marca di alcolici. A me l’attivismo sui social ha stufato per questo. Tutti che ci insegnano a campare”.

La replica dell’influencer

“Il cinema non mi piace per niente. Purtroppo è un linguaggio che mi annoia e credo di essere davvero l’unica persona che abbia mai conosciuto a disperarsi quando qualcuno dice ‘guardiamo un film?'” aveva detto Giorgia Soleri. Travolta dalle critiche, oggi, replica: “Chi mi segue da un po’ sa che non sono una grandissima amante del cinema. A me piacciono i linguaggi artistici che richiedono un pezzo della propria storia e della propria esperienza per poterli comprendere fino in fondo. Però nasco come fotografa.

Infatti i pochi film che mi hanno davvero emozionata e lasciato qualcosa o avevano una grandissima fotografia o richiedevano un’attenzione molto attiva per entrare al 100% nell’immaginario del regista“. Poi parla della sua partecipazione a Venezia: “Ecco, Bardo, il film che abbiamo visto ieri aveva entrambe queste cose. Una fotografia talmente bella che ti senti per più di 3 ore completamente all’interno delle scene e richiede una lettura molto personale”.