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Le migliori frasi, testi e canzoni di Giorgio Faletti: le più belle

Scopriamo insieme le migliori frasi, testi e canzoni più belle di Giorgio Faletti

Giorgio Faletti nato ad Asti, il 25 novembre 1950, morto a Torino, il 4 luglio 2014 è stato uno scrittore, attore, cantautore, comico e cabarettista italiano. Scopriamo insieme le migliori frasi, testi e canzoni più belle di Giorgio Faletti.

Le frasi, testi e canzoni di Giorgio Faletti: le più belle

Di seguito una selezione di frasi, testi, canzoni e immagini più belle di Giorgio Falletti:

Nudi

Resta così come sei, non ti voltare
Voglio fissare il tuo profilo in controluce
Che con il buio riesco solo a immaginare
In questa notte senza abiti addosso
L’amore non fosse il paradosso che è
Sarebbe facile da dimenticare
E ora girati verso di me, fatti guardare

Giorgio Faletti

L’ombra

Seguimi, una volta tanto fa qualcosa di diverso
E vieni dietro a me
Metti il sole alle tue spalle che davanti ci stia io
Una volta tanto lascia che il tuo passo segua il mio
Avanti seguimi con quei piedi da cui puoi levar le scarpe ma non puoi levare me
Prova tu a sdraiarti a terra e a capire quanto è duro
Non poter restare in piedi senza aver dietro un muro

L’Assurdo Mestiere

Ci metterò la mani e un genio da inventore
Ci metterò un dolore che so io
Ci metterò l’asfalto e il sogno di un attore
Che appoggia il manoscritto sul leggio
E tirerò il cemento come un muratore sa non è possibile
E tesserò una tela che sarà una vela grande e irrestringibile

Ballerini

Per quante sere danzeremo ancora
Col nostro corpo incollato
Davanti a un pubblico che adesso ci ignora
Che se ne è quasi già andato
Per quante sere danzeremo ancora
Col nostro passo affiatato
Con l’ironia di questo tempo d’amore
Che adesso è quasi passato

La ragazza è stata baciata

La ragazza è stata baciata e non le sembra vero
Le pare incredibile che lui l’abbia fatto, che sia capitato davvero
Quel profumo di sciarpa e quell’umido d’acqua e quel gusto di lingua e tabacco
Ed il cuore costretto che batteva nel petto con un suono di asfalto e di tacco

L’apprendista stregone

Col mio cuore di matita correggerò
Gli errori fatti dal tempo
E con passo di guardiano controllerò
Che si fermi o che avanzi più lento;
Ci sarò e non ci sarò, ti parlerò
Con ogni fragile accento
E sarò traccia sulla neve, neve sarò,
Mi dirai di sì o mi dirai di no

Il Grande Houdini

C’era la faccia stupita di chi guarda all’insù
E si chiede come ha fatto a scappare
E nemmeno la sua donna ne capiva di più
Che lo amava e fu costretta ad accettare
Che il grande Houdini nessuno lo può fermare
Il grande Houdini nessuno lo può fermare

Signor tenente

Forse possiamo cambiarla ma è l’unica che c’è
Questa vita di stracci e sorrisi e di mezze parole
Forse cent’anni o duecento è un attimo che va
Fosse di un attimo appena sarebbe con me

L’isola

Non c’è nessuno che chiede di me
Se sono morto o son vivo
E devo ancora capire perché
Sono da sempre il cattivo

Gauloises

Come stanno i ragazzi
Pelandroni e indolenti
Stanno ancora parlando di chi c’era e non c’era
Hanno ancora negli occhi
Quello sguardo sfuggente
Se qualcuno gli parla di un lavoro che dura
E fumano ancora Gauloises
Adesso che quasi nessuno
Fuma più

Sott’acqua

E adesso cammini compressa
Nel tuo asciutto dolore
Convinta che perduto sott’acqua
Ci hai lasciato il tuo cuore

Giorgio Faletti

Identikit

Forse sarò così, ma non avrò nemmeno il tempo di invecchiare
Per poi non ricordarmi neanche più che cosa andavo a cercare
Che forse era qualcosa di bello che è andato via in un’ ora
Ed è strano, proprio strano dirlo adesso mentre lo cerco ancora
Forse sarò così, ma non lo posso sapere… forse sarò così

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