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Giornata della Memoria 2025, 8 film da vedere per ricordare e capire la Shoah

Giornata Memoria 2025 film da vedere
La Vita è bella

La Giornata della Memoria, celebrata il 27 gennaio, è una ricorrenza internazionale che ricorda le vittime dell’Olocausto e gli orrori del regime nazista. È una data che invita alla riflessione, alla comprensione e al ricordo di un periodo oscuro della storia, affinché le atrocità di quel tempo non vengano mai dimenticate.

Uno dei modi più potenti per mantenere viva la memoria storica e sensibilizzare le nuove generazioni è attraverso il cinema. I film sull’Olocausto e sui diritti umani sono fondamentali per raccontare le esperienze di chi ha sofferto e per insegnare le lezioni di quella tragedia.

Giornata della Memoria 2025, i film per ricordare la Shoah

La vita è bella (1997)

Diretto e interpretato da Roberto Benigni, “La vita è bella” è uno dei film italiani più celebri sulla Shoah. La storia di Guido Orefice, un uomo ebreo che riesce a proteggere il figlio dalla brutalità dei campi di concentramento, è una commovente testimonianza del coraggio e dell’amore. Benigni riesce a mescolare dramma e umorismo, pur senza sminuire la gravità della situazione. Il film ha ricevuto numerosi premi, tra cui tre Oscar, ed è uno dei più grandi esempi di come il cinema possa trattare temi profondi con delicatezza e speranza.

Schindler’s List (1993)

Diretto da Steven Spielberg, “Schindler’s List” è un capolavoro assoluto del cinema mondiale. Racconta la vera storia di Oskar Schindler, un imprenditore tedesco che, durante la Seconda Guerra Mondiale, riuscì a salvare oltre mille ebrei dallo sterminio nei campi di concentramento. Il film è noto per la sua potenza emotiva e il suo realismo crudo, trattando la brutalità del nazismo e la straordinarietà di un uomo che ha rischiato la vita per compiere un atto di umanità. Con le indimenticabili interpretazioni di Liam Neeson, Ben Kingsley e Ralph Fiennes, “Schindler’s List” è un film che non può mancare nelle commemorazioni della Giornata della Memoria.

Il bambino con il pigiama a righe (2008)

Basato sull’omonimo romanzo di John Boyne, “Il bambino con il pigiama a righe” racconta la storia di Bruno, un bambino tedesco che si trasferisce con la sua famiglia vicino a un campo di concentramento, dove fa amicizia con Shmuel, un bambino ebreo imprigionato nel campo. La storia si sviluppa attraverso gli occhi innocenti di un bambino e porta alla luce la tragedia dell’Olocausto da una prospettiva emotiva e commovente. Il film esplora temi come l’innocenza, la violenza e l’incomprensione, e mostra in modo potente l’orrore della guerra.

Il pianista (2002)

Diretto da Roman Polanski, “Il pianista” racconta la storia del pianista ebreo Władysław Szpilman, interpretato da Adrien Brody, che riesce a sopravvivere all’Olocausto nonostante le terribili difficoltà. La pellicola è un adattamento della biografia di Szpilman, che racconta in modo vivido e crudo la sua lotta per la sopravvivenza durante l’occupazione nazista di Varsavia. Il film è una riflessione sulla solitudine, la speranza e la musica come mezzo di resistenza e salvezza.

Train de vie (1998)

Un film franco-belga che racconta la storia di una comunità ebraica polacca durante la Seconda Guerra Mondiale, che decide di fuggire dal pericolo del genocidio facendo credere ai nazisti di essere deportati in un treno verso un campo di concentramento. “Train de vie” è una pellicola che mescola dramma e commedia, affrontando l’orrore del periodo in modo originale e coinvolgente. Pur trattando temi delicati, il film è una riflessione sulla speranza e sull’ingegno umano di fronte alla barbarie.

Night and Fog (1955)

Questo documentario diretto da Alain Resnais è uno dei più significativi lavori sulla Shoah. “Night and Fog” esplora i campi di concentramento e di sterminio nazisti attraverso immagini reali, documenti d’archivio e testimonianze. Il film, con la sua narrazione sobria e la sua capacità di evocare il terrore, è un lavoro fondamentale per comprendere l’orrore dell’Olocausto e il suo impatto sulla memoria collettiva.

La scelta di Sophie (1982)

Diretto da Alan J. Pakula e tratto dal romanzo di William Styron, “La scelta di Sophie” è un film che racconta la tragedia di Sophie, una donna polacca sopravvissuta al campo di concentramento, interpretata da Meryl Streep. La pellicola si concentra sulle conseguenze psicologiche della Shoah, affrontando temi come il dolore, la colpa e la sopravvivenza. Il film offre uno sguardo profondo sull’impatto psicologico e morale che l’Olocausto ha avuto sulle persone coinvolte.

L’odio (1995)

Sebbene non direttamente incentrato sull’Olocausto, “L’odio” di Mathieu Kassovitz è un film che merita attenzione per la sua riflessione sulle conseguenze del razzismo e della violenza sociale. Racconta la storia di tre giovani che vivono nei banlieue di Parigi e sono testimoni di un’escalation di violenza e discriminazione. Il film, pur ambientato in un contesto diverso, pone interrogativi sul razzismo, sulla violenza e sulla necessità di combattere l’intolleranza in tutte le sue forme.

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