Cronaca

Giornata della Memoria, Mattarella presente oggi ad Auschwitz: “Il mondo non deve dimenticare”

Violenza contro donne Mattarella
Sergio Mattarella
Violenza contro donne Mattarella

Sergio Mattarella, in occasione della Giornata della Memoria, sarà presente ad Auschwitz: “Il mondo non deve dimenticare”. Arriveranno anche altri presidenti e monarchi, tra loro anche il Re Carlo, per partecipare alla cerimonia nel luogo simbolo della Shoah.

Giornata della Memoria, Mattarella presente oggi ad Auschwitz

È fondamentale che il mondo non dimentichi gli orrori del nazifascismo. Non si deve abbassare la guardia, soprattutto ora che in Occidente si intensificano le tendenze negazioniste e si rafforzano partiti e movimenti che si richiamano apertamente a ideologie politiche che si sperava fossero state sepolte dalla vergogna della Shoah. Questo è il messaggio centrale della grande cerimonia che si svolgerà oggi ad Auschwitz per commemorare gli 80 anni dalla liberazione del campo di concentramento nazista.

Per l’Italia, sarà presente Sergio Mattarella, che torna nel luogo del dolore a meno di due anni dalla sua visita nell’aprile 2023, quando partecipò alla “Marcia dei vivi”, un evento annuale che vede migliaia di giovani sfilare tra Auschwitz e Birkenau. È notevole il numero di adesioni internazionali all’evento. Tra monarchi e presidenti, saranno presenti numerose delegazioni. Insieme al presidente della Repubblica, arriveranno ad Auschwitz, solo per citarne alcuni, re Carlo del Regno Unito, i reali di Danimarca, Paesi Bassi, Spagna e Svezia.

Gli altri presidenti e monarchi

Ci saranno anche presidenti come Emmanuel Macron per la Francia, Frank Walter Steinmeier per la Germania e Alexander Van der Bellen per l’Austria. Non mancheranno primi ministri come Olaf Scholz per la Germania e la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola. Tra le note salienti del programma ufficiale, spicca l’assenza della delegazione russa, i liberatori del campo. Si fa notare l’assenza del premier israeliano Benjamin Netanyahu, mentre per lo Stato ebraico è confermato il ministro dell’Educazione, Yoav Kisch. Il presidente Mattarella ha sempre dimostrato un’attenzione costante e senza interruzioni verso l’importanza di mantenere vivo il ricordo dell’orrore e di trasmetterlo alle nuove generazioni, soprattutto ora che i testimoni diretti dello sterminio sono sempre più rari.

Questa attenzione è ulteriormente evidenziata dalla decisione di Mattarella di partecipare alla cerimonia odierna, spostando a domani la tradizionale commemorazione che si tiene ogni anno al Quirinale per il “Giorno della memoria”. Mentre oggi ad Auschwitz i leader mondiali offriranno una testimonianza significativa, il giorno successivo al Quirinale il presidente pronuncerà un discorso che si preannuncia di grande impatto.

Durante una visita ai forni, il campo Mattarella evidenziò l’importanza della testimonianza diretta dei sopravvissuti, considerati custodi preziosi della memoria. Affrontando le responsabilità storiche, richiamò l’attenzione sulla complicità dei regimi fascisti europei nel commettere crimini inaccettabili. Inoltre, mise in guardia sui pericoli attuali rappresentati dall’odio, dall’antisemitismo e dall’indifferenza, fenomeni che richiedono un impegno collettivo da parte della società. Anche papa Francesco ha recentemente sottolineato che “l’orrore dello sterminio di milioni di persone ebree e di altre fedi avvenuto in quegli anni non può essere né dimenticato né negato”. Ha rinnovato il suo appello affinché tutti collaborino per combattere l’antisemitismo e ogni forma di discriminazione e persecuzione religiosa.

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