Il 22 marzo di ogni anno, a partire dal 1992, è la Giornata mondiale dell’acqua (World Water Day), indetta dall’Onu a seguito della Conferenza di Rio e festeggiata per la prima volta nel 1993.
22 marzo: si celebra la Giornata mondiale dell’acqua
L’acqua è un bene primario di assoluta necessità per ogni essere vivente che abita il pianeta, tuttavia si tratta di una risorsa finita.
La Giornata mondiale dell’acqua ricorda l’importanza e lo sfruttamento delle risorse idriche della Terra.
I dati sulle risorse idriche del globo sono sconfortanti: l’allarme che l’Onu ha lanciato nel 2018 parla di un crescente fabbisogno d’acqua, per cui la domanda globale di acqua corrente aumenta al ritmo costante dell’1% all’anno, al punto che fra 30 anni potremmo aver bisogno del 30% di acqua in più, in un mondo che ne dispone sempre meno.
I dati
Nel suo report 2019 l’Onu ha asserito che 159 milioni di persone nel mondo bevano acqua prelevata da fonti non controllate e non trattate come fiumi, laghi, corsi d’acqua e che l’80% di questi viva in aree rurali.
Circa 4 miliardi di persone, inoltre, per almeno un mese ogni anno sperimentano una scarsità d’acqua molto rilevante e oltre 700 milioni di persone in tutto il mondo potrebbero, entro il 2030, trovarsi in una condizione perenne di scarsità di risorse idriche.
Giornata mondiale dell’acqua: il tema del 2019
Il tema scelto per la Giornata mondiale dell’acqua nel 2019 dalle Nazioni Unite è stato Water for all: leaving no one behind ovvero “non lasciare indietro nessuno“.
Un tema che nasce nel tentativo di rendere accessibile a tutti quella che viene definita safe water, ovvero acqua pura, controllata, non inquinata.
L’acqua, secondo l’Onu, è un diritto di tutti a prescindere da età, sesso, classe sociale o collocazione geografica:
«Non possiamo andare avanti come società globale mentre così tante persone vivono senza acqua sicura».
Lo sciopero dell’attivista Greta Thunberg
L’attivista svedese Greta Thunberg percepisce l0 spreco d’acqua come una vera e propria emergenza da arginare in qualche modo, nel più breve tempo possibile poiché non c’è più tempo da perdere o, in tal caso, per sprecare:
Secondo la stragrande maggioranza degli scienziati, abbiamo 12 anni di tempo per invertire la tendenza e arrestare un cambiamento climatico s
empre più evidente, riducendo i consumi e redistribuendo le risorse, comprese quelle idriche.