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Giornata mondiale del leone, WWF avvisa: negli ultimi 25 anni popolazione dimezzata

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È la Giornata mondiale del leone, il re della savana continua ad essere tra le specie più minacciate del mondo. Negli ultimi 25 anni ha visto dimezzare la sua popolazione.

Giornata mondiale del leone: il re della savana

Oggi 10 agosto si celebra la Giornata mondiale del leone (World Lion Day), il WWF ricorda l’importanza di proteggere questa specie, in quanto la sua scomparsa potrebbe causare una serie di effetti negativi a catena su diversi ecosistemi, influendo così sul benessere della specie umana.

La finanza e l’economia possono svolgere un ruolo cruciale nella conservazione della biodiversità e nel futuro della specie. Il leone africano, fondamentale per la stabilità degli ecosistemi in quanto predatore al vertice delle catene alimentari, è un indicatore chiave dello stato di conservazione degli habitat.

Tuttavia, la popolazione di leoni è drammaticamente in declino, mettendo a rischio l’equilibrio degli ecosistemi e le economie locali legate al turismo naturalistico. Nonostante la loro importanza ecologica ed economica, i leoni sono tra le specie più minacciate al mondo, vittime di bracconaggio, perdita di habitat e conflitti con l’uomo.

Il settore finanziario può fare la differenza, contribuendo alla conservazione della biodiversità attraverso strumenti come obbligazioni verdi e crediti di biodiversità.

Iniziative per la salvaguardia delle specie a rischio

Iniziative come il “Rhino Bond” emesso dalla Banca Mondiale nel 2022, che ha raccolto 150 milioni di dollari per la conservazione dei rinoceronti in Sudafrica, rappresentano un modello da seguire. Anche altre istituzioni finanziarie stanno iniziando a muoversi in questa direzione, come una grande banca africana che ha annunciato l’emissione di 200 milioni di dollari in obbligazioni per la reintroduzione dei leoni nel Parco Nazionale del Limpopo. Questi strumenti finanziari sono fondamentali per promuovere un’economia che non solo eviti la distruzione della natura, ma che contribuisca attivamente al suo ripristino, come indicato nell’accordo di Kunming-Montreal per la conservazione della biodiversità entro il 2050.

 

 

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