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Il 10 novembre è la Giornata mondiale della scienza per la pace e lo sviluppo

Il 10 novembre è la Giornata mondiale della scienza per la pace e lo sviluppo, istituita dall’Unesco nel 2001 per ricordare l’impegno assunto in occasione della Conferenza mondiale sulla scienza, organizzata da quest’ultimo e dal Consiglio internazionale sulla scienza nel 1999 a Budapest.
pace e scienza

Giornata mondiale della scienza per la pace e lo sviluppo: cos’è?

La Giornata mondiale della scienza per la pace e lo sviluppo mira a valorizzare la scienza nel promuovere uno sviluppo sostenibile e rafforzare le basi per la pace. È stata istituita per informare l’opinione pubblica sui progressi raggiunti in ambito scientifico e acquisire ulteriori conoscenze sul nostro pianeta e su come rendere le nostre società più sostenibili. Tra gli obiettivi della giornata c’è anche quello di estinguere il divario fra società e scienza, considerata dai più come qualcosa di oscuro e fare uno strumento di pace fra i popoli.

Giornata mondiale della scienza per la pace e lo sviluppo: i temi 

Numerosi sono i temi che negli anni si sono scelti e affrontati dopo l’istituzione di questa celebrazione anno dopo anno. Il tema del 2018, ad esempio, è stato: “la scienza, un diritto umano” che mirava a commemorare il 70esimo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani .  A tal proposito, il direttore generale dell’Unesco Audrey Azoulay fece una raccomandazione: “L’Unesco invita tutti ad esercitare il proprio diritto a partecipare nelle attività scientifiche, beneficiandone, sancito dalla Dichiarazione universale dei diritti umani”.

Giornata mondiale della scienza per la pace e lo sviluppo: gli obbiettivi 

La Giornata mondiale della scienza per la pace e lo sviluppo vuole informare il mondo sui progressi raggiunti in ambito scientifico per poter maturare una maggiore conoscenza sul nostro pianeta e su come rendere le nostre società più sostenibili. Inoltre, tra i vari obbiettivi, c’è anche quello di colmare il distacco fra società e scienza, ritenuta spesso dalla prima come qualcosa di oscuro, avvicinandole per rendere la scienza uno strumento di pace fra i popoli.

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