Il 10 febbraio si celebra il Giorno del Ricordo delle vittime delle Foibe e l’esodo giuliano-dalmata. Questa giornata ha l’obiettivo di “preservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, nonché dell’esodo degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra, all’interno della più complessa storia del confine orientale”.
Il Giorno del Ricordo delle vittime delle Foibe
Il Giorno del Ricordo è una commemorazione civile nazionale italiana che si tiene ogni anno il 10 febbraio, per onorare i massacri delle foibe e l’esodo giuliano-dalmata. Istituita dalla legge n. 92 del 30 marzo 2004, questa giornata ha l’obiettivo di “preservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, nonché dell’esodo degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra, all’interno della più complessa storia del confine orientale”.
In occasione del Giorno del Ricordo, viene anche conferita una medaglia commemorativa ai familiari delle persone uccise e infoibate in Istria, a Fiume, in Dalmazia o nelle province dell’attuale confine orientale, tra l’8 settembre 1943, data dell’annuncio dell’armistizio di Cassibile, e il 10 febbraio 1947, giorno della firma dei trattati di pace di Parigi. Non sono inclusi nel riconoscimento coloro che sono stati uccisi mentre facevano parte di formazioni non al servizio dell’Italia. La data scelta è il giorno in cui, nel 1947, venne firmato il trattato di Parigi, che trasferì alla Jugoslavia l’Istria, il Quarnaro, la città di Zara con la sua provincia e la maggior parte della Venezia Giulia, territori che in precedenza appartenevano all’Italia.
Le proposte di leggi
Nel corso degli anni, sono state presentate diverse proposte di legge, tutte senza esito positivo, nel 1995, nel 1996 e nel 2000. Una nuova proposta è stata presentata alla Camera dei deputati il 6 febbraio 2003, firmata da un ampio gruppo di deputati appartenenti a vari partiti, principalmente di Alleanza Nazionale e Forza Italia, ma anche dell’UDC e della Margherita. I primi firmatari erano Roberto Menia e Ignazio La Russa, entrambi ex membri del Movimento Sociale Italiano (MSI). Il 10 febbraio 2004, il senatore della Margherita Willer Bordon, ex militante del Partito Comunista Italiano, ha presentato un disegno di legge simile.
La proposta di legge discussa per prima è stata quella presentata alla Camera, mentre il disegno di legge di Bordon è stato integrato in essa durante il passaggio al Senato. L’iter parlamentare del provvedimento si è concluso il 16 marzo 2004. Regolarmente emanata dal Presidente della Repubblica, la legge n. 92 del 30 marzo 2004 è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 86 del 13 aprile 2004.