Il giovane che ha lanciato un gattino da un ponte a Lanusei si è scusato pubblicamente su TikTok, ammettendo il suo errore e sta considerando di fare beneficenza per rimediare. Il video dell’incidente, diventato virale, ha scatenato indignazione pubblica e denunce da parte di associazioni animaliste. Le reazioni hanno sottolineato l’importanza della responsabilità digitale e della consapevolezza sul maltrattamento degli animali.
Lanusei, il giovane che ha lanciato il gattino si scusa: “ho sbagliato è vero ma non sapete voglia dire ricevere migliaia di insulti e minacce”
Il giovane che ha lanciato un gattino da un ponte a Lanusei, Sardegna, ha suscitato una forte reazione pubblica e ora affronta gravi conseguenze legali. In un video su TikTok, il minorenne ha ammesso il suo errore e si è scusato: “So di aver sbagliato e mi sono già pentito. Le autorità mi stanno facendo pagare i danni, oltre alle minacce e agli insulti che sto ricevendo. Ho eliminato foto e video dai social e chiedo perdono”.
Il video, girato dagli amici del ragazzo e diffuso sui social media, ha causato un’ondata di indignazione e ha portato alla denuncia da parte di diverse associazioni animaliste. Anche una ragazza presente nel video è stata denunciata. Il reato contestato è il maltrattamento di animali, che comporta sanzioni severe.
Il giovane ha ricevuto migliaia di messaggi di insulti e minacce, alcuni con informazioni personali e minacce di violenza fisica. “Ho sbagliato, è vero, ma non sapete cosa voglia dire ricevere migliaia di insulti e minacce. Sto pensando di fare beneficenza per rimediare”, ha aggiunto nel suo video di scuse.
Le reazioni al video sono state rapide e intense, scatenando un dibattito sull’uso dei social media e sulla responsabilità digitale. L’episodio ha anche evidenziato la necessità di una maggiore consapevolezza riguardo al maltrattamento degli animali e le sue conseguenze legali e sociali. Questo caso dimostra come azioni impulsive e crudeli possano avere ripercussioni durature sia per le vittime che per i responsabili.
