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I giovani italiani non vogliono figli: ecco la generazione “No kids”

Figli

immagine di repertorio

Per un ragazzo su due creare una famiglia non è importante. Le priorità: stabilità economica, in qualche caso la carriera. “I dati riguardanti la natalità in Italia sono preoccupanti, nel 2023 un nuovo minimo storico con circa 375mila nati”.

I giovani italiani non vogliono figli: Ecco la generazione “No kids”

Egoisti, individualisti, carrieristi. È così che i ragazzi e le ragazze della Generazione Z, i giovani nati dal 1997 al 2012, si beccano una nuova etichetta: “Generazione No Kids”. Di figli non vogliono neanche sentir parlare e alla fatidica domanda “Vuoi avere bambini?” rispondono con decisione: “No, devo pensare alla carriera. Ed è meglio essere liberi”. Spesso segue un paternalistico “ma dai, cambierai idea”, come se le loro convinzioni fossero frutto di un capriccio passeggero.

Paola che di anni ne ha 35 è molto chiara sui motivi del suo “no” ad un probabile figlio: “Primo, la situazione economica: non guadagno abbastanza per mantenere un figlio. Secondo, il tempo: i primi anni di vita sono i più importanti, ma chi si può permettere di stare a casa e lasciare il lavoro? Terzo, trovare il partner giusto”. 

“Tra le mie amiche tutte la pensano come me – afferma invece Elena, 28 anni, coordinatrice di studi clinici a Torino– c’è chi mi accusa di essere egoista o pensa che io sia sterile, come se non voler figli fosse una malattia. Oggi, però, una donna può sentirsi completa anche senza maternità. Non bisogna sentirsi in obbligo, ma crea risentimento. È un trauma generazionale che non voglio ripetere».

I dati

“I dati riguardanti la bassa natalità in Italia sono purtroppo molto preoccupanti, nel 2023 abbiamo raggiunto un nuovo minimo storico di nascite con circa 375mila nati. Per capire l’impatto con questo fenomeno si può fare un confronto con il 2008 in cui avevamo circa 570mila nati e, quindi, abbiamo perso in quindici anni un nato su tre. Tale fenomeno, come vedremo dopo, ha conseguenze molto importanti sulla società. Un altro dato significativo è il numero medio di figli per donna, nel 2023 siamo scesi ad un numero di uno o due figli per donna. Per mantenere un equilibrio sarebbero necessari almeno due figli per coppia. Siamo, pertanto, molto lontani da una situazione di equilibrio” spiega Gianluigi Bovini, demografo e statistico che nel 2023, insieme a Franco Chiarini, ha pubblicato lo studio «Cercasi lavoratori” – dell’ Inverno demografico sul mercato del lavoro in Italia, in Emilia-Romagna e nella città metropolitana di Bologna.

In Italia, il fenomeno childfree sta guadagnando sempre più attenzione tra le nuove generazioni, che scelgono consapevolmente di non avere figli. Questa tendenza è alimentata da una crescente focalizzazione sulla carriera e sulla realizzazione personale, facendo percepire i figli come un ostacolo ai propri sogni. Inoltre, i costi elevati associati alla genitorialità e le preoccupazioni ambientali, come il timore di far crescere bambini in un mondo danneggiato, influenzano ulteriormente questa scelta. In particolare, le donne tendono a privilegiare il proprio sviluppo professionale piuttosto che la maternità, contribuendo così a questa nuova mentalità.

Circa il 21% delle donne, infatti, afferma si non volere figli, mentre un 29% si dimostra debolmente interessata all’idea della maternità. Tirando delle brevi somme, quindi, circa il 50% potrebbe decidere di non diventare madre. Le motivazioni, in questo caso, possono essere differenti. Istinto materno debole, carriera, libertà di viaggiare e spostarsi. Se questa scelta è ovviamente riconducibile alla necessità di realizzarsi dal punto di vista professionale, non si può non considerare che lo stesso Stato non mette le donne nelle condizioni di potersi dedicare tanto alla famiglia quanto alla carriera. E se da un lato molti giovani decidono di non far figli perché vogliono, in un certo senso, godersi la vita, dall’altro un gran numero di coppie propendono verso tale scelta perché non ci sono abbastanza garanzie economiche e di sostegno alla donna ed alla famiglia.

 

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