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Giovanni Sartori: uno dei massimi esponenti delle scienze politiche

Giovanni Sartori è stato un politologo, sociologo e accademico italiano. È considerato uno dei massimi esperti di scienze politiche a livello internazionale e il più importante scienziato politico italiano. In Italia si deve a lui la nascita della scienza politica come disciplina accademica.

Giovanni Sartori, il politologo italiano

Giovanni Sartori nasce a Firenze il giorno 13 maggio 1924. Consegue la laurea in Scienze Politiche presso l’Università di Firenze nel 1946. Alcuni anni più tardi, nella stessa università, diviene professore di Storia della Filosofia Moderna, Scienza della Politica e Sociologia. Ha insegnato Filosofia Moderna e Logica alle università statunitensi di Stanford, Yale e Harvard.

Nel 1971 fonda la “Rivista italiana di scienza politica“, mentre – dal 1979 e fino al 1994 – è stato “Albert Schweitzer “Professor in the Humanities” presso la Columbia University di New York.



Lauree ad Honoris Causa e altri grandi riconoscimenti

Diverse e numerose sono le lauree Honoris Causa che Giovanni Sartori ha ricevuto durante la sua carriera: dall’Università di Genova nel 1992, dall’Università di Georgetown (USA) nel 1994, dall’Università di Guadalajara (Messico) nel 1997, dall’Università di Buenos Aires (Argentina) nel 1998, dall’Università Complutense di Madrid (Spagna) nel 2001, dall’Università di Bucarest (Romania) nel 2001 e dall’UNAM di Città del Messico nel 2007.

Tra i vari riconoscimenti ricevuti vi sono la nomina a comendador della Ordem do Cruzeiro do Sul dal presidente della Repubblica Federale del Brasile nel 1999, il Premio Principe delle Asturie per le scienze sociali dalla Fundación Príncipe de Asturias nel 2005, la Medaglia d’Oro italiana per meriti culturali ed educativi, la Medaglia d’Oro italiana della Pubblica Istruzione, assegnata ai benemeriti della scuola, della cultura e dell’arte.



Sistema politico e macchina funzionale

A livello accademico ha contribuito in modo importante con la sua teoria riguardante la classificazione dei sistemi partitici. La classificazione di Sartori si basa sulla differenza tra il formato del sistema partitico e la meccanica funzionale: non sempre ad un dato formato partitico corrisponde l’equivalente meccanica.

Quest’ultima può essere classificata in due tipi: non democratici e democratici. Nel primo caso si è di fronte a sistemi a partito unico, sistemi che vengono considerati di eliminazione totalitaria delle opposizioni. In questa classificazione rientrano la Germania nazista e l’Unione Sovietica comunista. Dei partiti non democratici fanno parte anche i sistemi a partito egemonico, un sistema di eliminazione autoritaria delle opposizioni, come ad esempio è stata l’Italia d’epoca fascista.


La copertina del libro “La scienza politica” di Giovanni Sartori, a cura di Gianfranco Pasquino.

I partiti secondo Sartori

La caratteristiche dei partiti democratici secondo Sartori possono essere divise in:

Per determinare il livello di pluralismo partitico – ovvero per identificare i partiti più rilevanti – Sartori individua due possibili criteri legati alla meccanica della costruzione delle coalizioni: il potenziale di coalizione e il potenziale di intimidazione (o ricatto).



Meccanica della costruzione delle coalizioni:: i due criteri

Il primo consiste nella capacità di un partito di formare coalizioni e di essere rilevante all’interno della squadra governativa. Da tenere presente che anche i partiti più piccoli secondo il criterio numerico possono essere rilevanti; la loro presenza è talvolta addirittura indispensabile per la formazione di coalizioni governative.

Il secondo criterio considera che alcuni partiti possano non essere mai inclusi nelle coalizioni governative, avendo tuttavia un ruolo centrale grazie alla disponibilità di voti, di rappresentanza di interessi, di seggi parlamentari in misura tale da poter condizionare il funzionamento delle coalizioni governative; incidendo quindi sulle attività e sulle politiche della coalizione, perfino del sistema politico in toto.

Questi due criteri si affiancano ad altri criteri di conteggio, utilizzati nella teoria dei sistemi di partito: il criterio di rilevanza numerica, proposto da Maurice Duverger e il criterio di rilevanza percentuale, proposto da Laakso e Taagepera, che fa riferimento alla percentuale di voti ottenuta dai partiti e che esprime nell’indice omonimo (Indice di Laakso-Taagepera) il livello complessivo di frammentazione del sistema partitico.



Ultimi anni, Corriere della Sera e morte

Membro della American Academy of Arts and Sciences, collaboratore del Corriere della Sera, professore emerito dell’università di Firenze, Giovanni Sartori è da molti considerato uno dei massimi esperti di politologia a livello internazionale, e uno dei principali autori nel campo della Teoria della Democrazia, dei sistemi di partito e dell’ingegneria costituzionale nel mondo accademico internazionale. Giovanni Sa rtori si è spento il 4 aprile 2017, poche settimane prima di compiere 93 anni.



Vita privata

È stato sposato con la nobildonna Giovanna di San. Verso gli ultimi anni di vita (nello specifico dell’autunno 2008) si fidanza con la pittrice e fotografa di fama internazionale, Isabella Gherardi (conosciuta ai più per essere autrice di eterei, fantasmagorici nudi di donna, tutti occhi grandi e pubi scurissimi). Nel 2013 la coppia convola a nozze.

Dal 12 maggio 2016 gli è dedicata una sala nella biblioteca del Senato, alla quale ha donato un importante fondo librario.


Giovanni Sartori e Isabella Gherardi.

 

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