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Veggente di Trevignano, Gisella Cardia avrebbe lasciato l’Italia

Avrebbero lasciato l’Italia Gisella Cardia ed il marito Gianni. Ad affermarlo alcuni seguaci della “veggente di Trevignano” nelle scorse ore ai microfoni di Fanpage, spiegando: “Hanno prelevato un’ingente quantità di denaro dalla banca sia personale che dell’associazione, hanno staccato le utenze della casa in affitto a e hanno lasciato l’Italia in macchina, probabilmente hanno raggiunto il cugino di Gisella in Romania“.

Veggente di Trevignano, Gisella Cardia avrebbe lasciato l’Italia

Dunque, Gisella ha lasciato Trevignano da un po’ per stare in tranquillità, ma c’è anche chi è convinto che sia in Polonia, dove ha un grande seguito di fedeli, oppure in Sicilia. L’avvocata Anna Orlando, a Fanpage, però assicura: “Gisella non è scappata, non è all’estero ma si trova in Italia vive asserragliata con la paura di essere attaccata. Non è questo il caso, ma anche se si fosse allontanata per Pasqua come tantissimi altri italiani, dove sarebbe il problema?”.

Tracce di sangue di maiale nelle lacrime della Madonna di Trevignano

Un investigatore privato ha fatto esaminare le lacrime della Madonna di Trevignano, sono state trovate tracce di sangue di maiale. È partita così una denuncia nei confronti della “veggente” Gisella Cardia. La donna custode della statua, da anni attirava centinai di devoti affermando che la Vergine piangesse sangue.

Ci potrebbe essere del semplice sangue di maiale dietro il “miracolo” che ogni terza domenica del mese, da sette anni a questa parte, attira centinaia di curiosi a Trevignano Romano, sopra il lago di Bracciano. Oggi un investigatore privato ha presentato un esposto contro Gisella Cardia. La veggente custode della statua della Madonna che una volta al mese piange sangue. La donna, al secolo Maria Giuseppa Scarpulla, è una ex imprenditrice di 53 anni. Nel 2013 è stata condannata a due anni di reclusione per bancarotta fraudolenta.

Dopo aver scontato la pena, Scarpulla racconta di essersi messa in viaggio verso Medjugorje, quando a un certo punto la statuetta della Vergine che portava con sé ha iniziato a lacrimare sangue. Da lì l’idea di posizionare una copia del manufatto su una collina sopra il lago di Bracciano, divenuta una sorta di meta di pellegrinaggio per devoti, no vax e sostenitori di “cure alternative” per il Covid.

La veggente Gisella Cardia, sostiene di essere in diretto contatto con la Vergine e di aver ricevuto il compito di raccogliere messaggi per l’umanità.

L’indagine

L’esposto presentato oggi contro Scarpulla sarà trasmesso alla procura di Civitavecchia, che valuterà se aprire un’indagine. L’investigatore privato che si è fatto avanti contro la veggente sostiene di aver scoperto, in seguito ad alcune analisi, che le lacrime che scorrono dal volto della madonna non sarebbero altro che sangue di maiale.

La diocesi di Civitacastellana ha istituito una commissione. Sara effettuata un’indagine “finalizzata ad approfondire l’eventuale fenomenologia dei fatti, che si verificano da qualche tempo a Trevignano Romano”. Nel frattempo, il “miracolo” di Cardia, che ha anche dato vita a un’associazione insieme ad altri sedicenti veggenti, continua ad attirare centinaia di visitatori.

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