Cronaca

Malika Chalhy, GoFundMe “l’assolve”: “Legittimo acquistare quello di cui ritenesse avere bisogno”

GoFundMe “assolve” Malika Chalhy, la direttrice Elisa Finocchiaro: “Chi ha donato lo ha fatto consapevole del fatto che quel denaro sarebbe servito a Malika per comprare quello di cui ritenesse avere bisogno. Gli organizzatori hanno chiarito che i fondi sarebbero serviti a permettere alla ragazza di rifarsi una vita: questo è legittimo e rispetta i nostri termini di servizio”.

GoFundMe “assolve” Malika Chalhy

“I due organizzatori delle raccolte che hanno impostato i fondi a suo beneficio, hanno chiarito che i fondi sarebbero serviti a permettere alla ragazza di rifarsi una vita e questo è legittimo e rispetta i nostri termini di servizio. Chi ha donato lo ha fatto consapevole del fatto che quel denaro sarebbe servito a Malika a comprare quello di cui ritenesse avere bisogno”.

A parlare a Fanpage.it è Elisa Liberatori Finocchiaro, direttrice di GoFundMe in Europa, la piattaforma di crowdfunding attraverso la quale sono stati raccolti, con due diverse campagne, i soldi a favore di Malika Chalhy, la ragazza di Castelfiorentino (Firenze) cacciata di casa dai genitori perché lesbica.

La 22enne nei giorni scorsi era finita al centro delle polemiche dopo aver rivelato nel corso di una intervista di aver utilizzato una parte dei soldi ricevuti dalle raccolte fondi per acquistare un’auto nuova, una Mercedes, e un cane dal valore di quasi tremila euro.

Fonte: Fanpage