Cronaca

Gordon Ramsay: “Il Covid ha fatto chiudere i ristoranti peggiori, il che è positivo”

Gordon Ramsay parla della crisi dei ristoranti chiusi a causa del Covid: che cosa ha detto il cuoco e personaggio televisivo

I mezzi termini non gli appartengono. Ma questa volta Gordon Ramsay, cuoco, personaggio televisivo, imprenditore, ristoratore e scrittore scozzese noto tanto per le sue stelle Michelin – attualmente sono sette, ma ne ha totalizzate fino a diciassette – quanto per la sua propensione all’irascibilità, l’ha sparata davvero grossa.

Gordon Ramsay: “Il Covid ha fatto chiudere i ristoranti peggiori”

Durante un’intervista a Radio Times – per promuovere Future Food Stars, il nuovo programma in onda su BBC One in cui 12 imprenditori del settore enogastronomico si sfidano per stringere affari con lo chef cinquantacinquenne – all’ex cancelliere Ed Balls ha parlato anche dei due anni di pandemia. Sottolineando quanto questo periodo abbia messo in ginocchio la ristorazione.

Persino lui ne ha risentito. “Dal 19 marzo del 2020 al 3 febbraio 2021 — aveva dichiarato in una precedente intervista al The Sun – abbiamo registrato un calo del fatturato pari a 57,5 milioni di sterline (poco più di 66 milioni e 800mila euro, ndr)». Una situazione devastante -«Quando sei in affitto, i proprietari degli stabili non ti dicono “Fatti una vacanza per due anni e via” » – che però, sempre secondo lo chef, ha un lato positivo: «Le cazzate sono finite. E i ristoranti di m**** spariti”.

Una dichiarazione che Balls ha prontamente cavalcato chiedendo se si riferisse a qualcuno in particolare. Nessun nome, ma «solo stronzi in una posizione privilegiata da cui hanno saputo trarre vantaggio approfittandosene — ha puntualizzato Ramsay —. Ma ora il vento è cambiato. La pandemia ha fatto tabula rasa, il che è positivo”.


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