Governo: Lucia Azzolina nuovo Ministro all’Istruzione, mentre Gaetano Manfredi andrà all’Università e Ricerca. Ecco l’annuncio del premier Conte.
Governo: ecco i nuovi ministri. Azzolina sostituisce Fioramonti all’Istruzione
Lucia Azzolina sarà la nuova ministra della scuola dopo le dimissioni di Lorenzo Fioramonti; Gaetano Manfredi, presidente della Conferenza dei rettori, andrà all’Università e alla Ricerca: lo ha annunciato Conte in conferenza stampa. “Ringrazio il ministro Fioramonti: abbiamo la necessità, l’ho già detto, di rilanciare il comparto della università. Non è vero che non abbiamo compiuto passi avanti, penso alla Agenzia nazionale delle Ricerche. Ora fare qualche sforzo in più, penso a aumentare i fondi sul diritto alla studio. Sono convinto che la cosa migliore per potenziare il settore sia separare la scuola dall’Università”, ha affermato il premier. “Penso – conclude – a una nuovo ministero dell’università e la ricerca”.
“Non solo è stata disinnescata l’Iva, ma abbiamo anche iniziato a realizzare alcuni degli impegni sui quali abbiamo chiesto la fiducia del parlamento e dei cittadini”, ha detto il premier Giuseppe Conte nella conferenza stampa di fine anno. “Ora abbiamo davanti a noi una maratona di tre anni – prosegue -, non significa che andremo a passo lento, marceremo spediti, ma questo spazio temporale ci consentirà di programmare senza l’affanno di questi mesi le nostre iniziative di governo. Vogliamo un piano ambizioso riformatore per realizzare quelle misure che il paese attende da anni per migliorare la qualità della vita dei cittadini”.
“Gennaio sarà l’occasione per fermarsi a riflettere e confrontarsi per cercare di rilanciare l’azione di governo. Già scegliere l’ordine temporale delle misure da adottare sarà una scelta politica, nell’interesse dei cittadini e del Paese, ha detto il premier, sottolineando che “abbiamo già presenti alcune priorità” tra cui “vogliamo snellire la macchina burocratica”.
Per abbassare le tasse e tenere i conti in ordine evitando una procedura di infrazione dell’Ue “l’unica prospettiva seria e credibile è lottare contro l’evasione fiscale, un furto che svantaggia i cittadini onesti”, ha affermato il premier. “Abbiamo già dato un segnale ben preciso – ha aggiunto – l’economia sommersa vale circa 100 miliardi se recuperiamo ingenti risorse questa, non i proclami, è una strada concreta seria e perseguibile per abbassare davvero le tasse. Pagare tutti per pagare meno”. “Il 34% della spesa pubblica dovrà a priori essere destinato al Sud, è il principio che abbiamo fissato”, ha aggiunto.
“Bisogna lavorare per incrementare le infrastrutture, migliorare e manutenerle in modo efficace: quello che abbiamo osservato fino qua non ci piace. Serve una manutenzione più efficace, ordinaria e straordinaria”, ha indicato Conte.
“Dovremmo lavorare per velocizzare i processi: questo sarà un pilastro del nostro disegno riformatore. Siamo molto ambiziosi, dobbiamo mettere mano alla giustizia tributaria. Il mio obiettivo è quello di ridurre un grado di giudizio, per la giustizia tributaria devono essere sufficienti solo due gradi”.
“Nessuno può illudervi che questa riforma sia facile, occorre un orizzonte temporale ampio, è una delle riforme tecnicamente più difficili, ha detto Conte parlando dello “snellimento burocratico”, indicato tra le priorità della prossima azione di governo.
“Avete visto che nel dibattito generale non ci sia più l’immigrazione, è uscita dai radar. Stiamo ottenendo risultati senza clamori. Abbiamo migliorato la performance degli sbarchi e dei ricollocati”, afferma il premier. “Da settembre sono 98 i migranti ricollocati, ogni mese”. “Questo – aggiunge – perchè l’accordo di Malta ha raggiunto risultati, per la prima volta abbiamo richiesta congiunta dei ricollocamenti”. “I nostri porti non sono mai stati chiusi, la differenza era di trovare soluzioni automatiche o meno, la differenza era tenerli in mare più giorni o meno giorni”, ha detto il premier alludendo alla precedente gestione del ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Conte fa sapere che sul caso Gregoretti, sta “completando le verifiche, ovviamente non mi occupo di un dossier alla volta. Con massimo scrupolo farò le mie verifiche: ho già fatto quelle sui messaggi sul cellulare, ora lo farò sulle e-mail. Sicuramente c’è stato coinvolgimento della presidenza sulla ricollocazione. Non ho avuto ancora alcun riscontro sullo sbarco, ma non ho ancora sciolto la riserva. Se troverò un frammento sarò il primo a dirlo”.
“Conte ter? No, per carità. Non dobbiamo cadere nella tentazione di poter realizzare domani quello che si può realizzare oggi”, ha detto Conte. “Dar vita a nuovo gruppi” in Parlamento, anche a sostegno della maggioranza e del premier “rischia di destabilizzare l’iniziativa di governo e non di stabilizzarla”. “In questo momento – ha spiegato – una frammentazione delle forze politiche che sostengono la maggioranza non fa bene all’azione di governo”.