Cronaca

Governo Conte bis: chi è Francesco Boccia, Ministro agli Affari Regionali

Governo Conte bis: ecco chi è il Ministro agli Affari Regionali, Francesco Boccia. Ecco tutti i particolari della biografia del politico italiano.

Chi è il ministro Francesco Boccia

Francesco Boccia è nato a Bisceglie il 18 marzo 1968 ed è accademico italiano. Dal 5 settembre 2019 è Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie del secondo Governo Conte.


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La carriera

Deputato nella XVI XVII e XVIII legislatura. È stato Assessore all’economia al comune di Bari dal luglio del 2004 a ottobre 2006. Nel 2005 da Assessore all’Economia lancia e sperimenta il salario d’inserimento finanziato con un accordo tra comune e imprese presenti nell’area industriale di Bari. La sperimentazione segue la pubblicazione con Maurizio Zipponi del 2004 dal titolo “Il diavolo e l’acqua santa”.

Uomo di riferimento per Gregorio Gitti e per Filippo Andreatta, docente di Scienza Politica all’Università di Bologna, dal 2006 al 2008 è stato Capo del Dipartimento per lo Sviluppo delle Economie Territoriali nel secondo governo Prodi. Sempre dal 2006 al 2008, è stato commissario liquidatore e presidente dell’organo straordinario di liquidazione del dissesto finanziario del Comune di Taranto; è stato consigliere economico del Ministro dell’Industria Enrico Letta (dal 1998 al 2001).

In vista delle elezioni regionali del 2005 si candida alle elezioni primarie dell’Unione che si tengono il 16 gennaio 2005 per decidere chi sarà il candidato presidente della Puglia: riceve 38.894 voti (49,2%) e viene sconfitto di misura da Nichi Vendola.

Eletto alla Camera dei deputati alle elezioni politiche del 13 e 14 aprile 2008 nella lista del Partito Democratico per la circoscrizione XXI (Puglia). Dal novembre 2009 è stato eletto componente dell’Ufficio di Presidenza del Gruppo PD alla Camera in qualità di Segretario e Coordinatore delle Commissioni Economiche alla Camera per il PD.

Nel 2008, subito dopo essere stato eletto deputato, l’allora segretario PD, Walter Veltroni, gli chiede di occuparsi dell’emergenza finanziaria del comune di Napoli dopo la crisi della giunta Iervolino, ma dopo l’analisi della situazione politica Boccia non accetta la proposta.

Nel gennaio 2010 si candida nuovamente alle elezioni primarie del centrosinistra, ma viene ancora una volta sconfitto dal Governatore uscente Nichi Vendola, con un risultato decisamente più netto rispetto al 2005 (27% contro 73%). Nel 2012 è tra i primi 10 firmatari della raccolta di firme promossa da Vanity Fair e indirizzata al ministro Elsa Fornero per i diritti delle coppie omosessuali.[14] Il 30 dicembre vince le primarie del PD per il Parlamento nella provincia di Barletta-Andria-Trani per la circoscrizione elettorale Puglia con il 71%, arrivando primo tra 7 candidati.

Candidato alle elezioni politiche italiane del 2013, viene rieletto deputato nelle liste del PD. Nella XVII Legislatura è stato Presidente della V Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione della Camera dei Deputati; eletto il 7 maggio 2013, è stato riconfermato alla presidenza il 21 luglio 2015 con quasi il 90% dei voti della commissione. Il 26 e 27 maggio 2013 nelle elezioni amministrative, è stato eletto consigliere comunale di Bisceglie per il Partito Democratico col maggior numero di preferenze nelle liste del centrosinistra, carica da cui si è dimesso nell’aprile 2016. È autore della proposta di legge sulla web tax (AC 1662), approvata con un emendamento alla legge di Stabilità 2013 (comma 33 della legge n. 147 del 27 dicembre 2013) e poi cancellata da Matteo Renzi.

Il 28 luglio 2016 il Parlamento ha approvato in via definitiva la nuova Legge di Bilancio (AC 3828), di cui Francesco Boccia è primo firmatario. La Riforma del Bilancio dello Stato è diventata legge con il voto favorevole di oltre l’80% delle forze parlamentari di Camera e Senato.

Nel 2017 sostiene il Governatore della Puglia Michele Emiliano come candidato alla segreteria del PD contro Matteo Renzi e Andrea Orlando ma il conterraneo arriverà terzo. Nell’ottobre del 2018 Boccia stesso si candida alle consultazioni interne del Partito Democratico per il congresso, ottenendo 7537 preferenze. In occasione della convenzione nazionale del 3 febbraio annuncia il suo sostegno a Nicola Zingaretti alle primarie per la Segreteria nazionale previste per il 3 marzo 2019.

Il 13 luglio 2019, durante l’Assemblea Nazionale, il Segretario, Nicola Zingaretti, lo nomina Responsabile Economia e società digitale del Partito Democratico

Dal 1º agosto 2019 è componente della Commissione Parlamentare di Inchiesta sul Sistema bancario e finanziario della XVIII Legislatura.

 

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