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Il Governo Meloni chiede alle banche di versare un ‘contributo di solidarietà’: cos’è e quanto può valere

Giorgia Meloni

Le ipotesi sulla tassa sugli extraprofitti sono state messe da parte ma il Governo Meloni chiederà comunque alle banche di versare un contributo di solidarietà: cos’è e quanto può valere. A dirlo, secondo fonti di Palazzo Chigi, è stato il ministro Giorgetti. Dall’Abi intanto è arrivata un’apertura.

Il Governo Meloni chiede alle banche di versare un ‘contributo di solidarietà’

Prima posizione concreta sulla questione degli extraprofitti delle banche: arriva il no ad una tassa ma un sì ad un contributo una tantum da concordare per aiutare a finanziare la legge di bilancio. A confermare la notizia è stato il ministro dell’Economia in persona, Giancarlo Giorgetti, secondo fonti di Palazzo Chigi.

Cos’è il contributo da versare una tantum

Il Governo Meloni ha recentemente chiesto alle banche di versare un “contributo di solidarietà” invece di una tassa sugli extraprofitti. Questo contributo è una misura una tantum destinata a raccogliere fondi per la legge di bilancio, sfruttando i profitti significativi che le banche hanno registrato negli ultimi anni.

Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha spiegato che questa decisione è stata presa per evitare di penalizzare eccessivamente gli istituti di credito con una tassa formale. Le banche italiane hanno registrato profitti di circa 25 miliardi di euro nel 2022, 40 miliardi nel 2023 e si prevede che raggiungeranno i 50 miliardi quest’anno. Il contributo di solidarietà potrebbe quindi rappresentare una somma significativa, anche se l’importo esatto dipenderà dagli accordi finali tra il governo e le banche.

Come verranno utilizzati i fondi raccolti da questo contributo di solidarietà

I fondi raccolti dal contributo di solidarietà delle banche saranno destinati a diverse aree prioritarie per il governo. In particolare, si prevede che verranno utilizzati per:

  1. Riduzione del debito pubblico: Una parte significativa dei fondi sarà impiegata per ridurre il debito pubblico, contribuendo a migliorare la stabilità finanziaria del paese.
  2. Investimenti in infrastrutture: Saranno finanziati progetti infrastrutturali, come la manutenzione e lo sviluppo di strade, ponti e altre opere pubbliche.
  3. Supporto alle famiglie e alle imprese: Verranno stanziati fondi per sostenere le famiglie a basso reddito e le piccole e medie imprese, specialmente in settori colpiti dalla crisi economica.
  4. Settore sanitario: Parte dei fondi sarà destinata al miglioramento dei servizi sanitari, inclusi investimenti in ospedali e strutture sanitarie.
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