Lealtà e responsabilità sono le promesse del Governo Meloni: ecco il messaggio rivolto dalla neo presidente del Consiglio ai ministri nel Cdm lampo: “Ci guardano tutti, grande aspettativa su di noi. Emozione e consapevolezza. Procedere uniti”.
Governo Meloni, le promesse ai ministri nel Cdm lampo
Lealtà e responsabilità sono le promesse per “procedere uniti” nell’affrontare le tante emergenze con cui il Paese deve fare ancora i conti. Ecco il messaggio rivolto dalla neo presidente del Consiglio ai ministri nel Cdm lampo, che vede la nomina di Alfredo Mantovano a sottosegretario della presidenza del Consiglio e l’attribuzione delle funzioni di vicepremier ad Antonio Tajani e Matteo Salvini.
“Si comincia. Con molta emozione ma anche con la consapevolezza delle difficili sfide che ci attendono. Ora tocca a noi: siamo pronti”, lo ha scritto su Twitter dopo la riunione del consiglio dei ministri.
Il Cdm lampo
Un Cdm lampo, appena mezz’ora, mentre è lunghissimo e con pochi precedenti il colloquio che precede la cerimonia di insediamento con il premier uscente, Mario Draghi.
Un’ora e mezzo insieme, per discutere dei dossier del nuovo governo. Meloni arriva puntualissima, accolta dal picchetto d’onore. Draghi l’attende sullo scalone, il sorriso largo, le chiede come stia e lei risponde sincera: “Bene, questa sotto è una cosa un po’ impattante emotivamente”, in riferimento all’arrivo con marcia militari, onori e saluto alla bandiera.
Lo scambio della campanella
Quando arriva il momento simbolico dello scambio della campanella la Meloni sorride e ci scherza: “Dove devo andare?”, ironizza sul protocollo, poi fa suonare diverse volte la campanella e chiede “si sente?”. Ma gli occhi sono lucidissimi, non riesce a nascondere la commozione. Ovviamente entrerà nella storia come prima donna ad entrare nel Consiglio.
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La campanella, fresca di passaggio, dà dunque il via al primo Cdm, che ha inizio mezz’ora più tardi, alle 12.30. Seduta tra il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano (in pole per la delega ai Servizi segreti) e il ministro degli Esteri-vicepremier, l’azzurro Antonio Tajani, Meloni ringrazia innanzitutto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e il premier uscente, che lascia Palazzo Chigi tra gli applausi. La Meloni con Draghi, ha concordato il ruolo di advisor all’energia dell’uscente Roberto Cingolani, che resterà in forza a Palazzo Chigi.
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Le dichiarazioni
“Occorre terminare il lavoro sul price cap e sul rigassificatore – spiega il diretto interessato all’Adnkronos -. Sarò consigliere di Meloni in materia energetica. C’è da finire tutto il lavoro sul tetto al prezzo del gas, che è stato sì approvato, ma ora bisogna lavorare su termini e condizioni.”
Dunque il premier chiede ai suoi ministri di fare gioco di squadra, di lavorare insieme, con senso di responsabilità e lealtà. “Ci guardano tutti, c’è grande aspettativa su di noi”, è uno dei messaggi che consegna ai suoi. Già da domani -dove è atteso un incontro con il Presidente francese Emmanuel Macron, in visita in Italia- ci sarà bisogno di mettersi al lavoro sulle cose concrete da fare.