Cronaca

Governo Meloni, nella squadra anche Guido Crosetto: tutto quello che c’è da sapere sul ministro

Chi è Guido Crosetto? Scopriamo tutto quello che c'è da sapere sul ministro della Difesa del Governo guidato da Giorgia Meloni

Chi è Guido Crosetto? Scopriamo tutto quello che c’è da sapere sul ministro della Difesa del Governo guidato da Giorgia Meloni. Guido Crosetto (Cuneo19 settembre 1963) è un politico italianosottosegretario di Stato al Ministero della difesa nel governo Berlusconi IV.

Governo Meloni, chi è Guido Crosetto: età, carriera politica e quanto guadagna

Guido Crosetto nasce in una famiglia di industriali piemontesi nel settore metalmeccanico (la Agrimec, oggi Crosetto srl, produce dal 1937 rimorchi per l’agricoltura, ma in anni recenti ha espanso la propria attività ai settori immobiliari e turistici). Dopo le superiori, tra il 1982 e il 1987 frequenta la Facoltà di Economia e Commercio all’Università degli Studi di Torino. Interrompe gli studi non laureandosi e si iscrive alla sezione giovanile della Democrazia Cristiana a seguito della morte del padre.

Ha destato poi polemiche il fatto che sul sito ufficiale della Camera dei deputati fosse riportato “laureato in economia e commercio”. Crosetto a tal riguardo ha ammesso di aver raccontato una bugia.

È stato sposato con una pallavolista originaria della Repubblica Ceca da cui ha avuto un figlio nel 1997. Si è risposato con Gaia Saponaro, pugliese, con la quale ha due figli.

Le prime attività politiche

Nel periodo di frequenza universitaria, entrò nella Democrazia Cristiana, in cui ricoprì l’incarico di segretario regionale del movimento giovanile e di responsabile nazionale della formazione, dal 1984 al 1990. Divenne consigliere economico del Presidente del Consiglio Giovanni Goria.

Crosetto è stato sindaco di Marene (Cuneo) dal 1990 al 2004, eletto sempre come indipendente nella lista civica, da lui creata, “Insieme per Marene”. Nel 1999 viene candidato alla Presidenza della Provincia di Cuneo, come indipendente, da Forza Italia. Arriva al ballottaggio contro il Presidente uscente candidato del centrosinistra, l’ex democristiano Giovanni Quaglia. Mantiene la carica di consigliere provinciale di Cuneo dal 1999 al 2009, ricoprendo l’incarico di capogruppo di Forza Italia. Si iscrive a Forza Italia nel 2000. Ha presieduto la conferenza dei Sindaci dell’ASL Savigliano-Saluzzo-Fossano dal 1993 al 1997.

Deputato di Forza Italia e PdL

Alle elezioni politiche del 2001 Crosetto viene eletto alla Camera per Forza Italia nel collegio Alba-Bra-Langhe e Roero; viene rieletto alle politiche del 2006, sempre con Forza Italia, e alle politiche del 2008 con il Popolo della Libertà. È stato, con Carlo Petrini, uno dei fondatori dell’Università degli Studi di scienze gastronomiche nel 2003. Dal 2003 al 2009 è stato coordinatore regionale del Piemonte per Forza Italia, e responsabile nazionale per il credito e l’industria fino alla nascita del Popolo della Libertà. Fino al 2012 è stato membro del Consiglio nazionale e della direzione del PdL.

Sottosegretario alla Difesa

Nel Governo Berlusconi IV ricopre la carica di sottosegretario di Stato al Ministero della Difesa. Dal 2010, pur ricoprendo un incarico governativo, ha assunto posizioni molto dure contro la politica economica del ministro Giulio Tremonti. Nel luglio del 2011, a seguito della prima manovra finanziaria, che ha definito “da psichiatra”, ha guidato una protesta interna al Pdl, contestando duramente le scelte del ministro Tremonti e del Governo[7]. Si è distinto, inoltre, per le posizioni critiche verso alcune regole Europee e contro le politiche monetarie della BCE. Fu uno dei pochissimi parlamentari a votare contro il Fiscal Compact e il MES, in dissenso dal gruppo e con dichiarazione personale in aula. Quando il PdL decise di appoggiare il governo Monti, Crosetto dissentì votando contro la maggior parte dei provvedimenti di quel governo.

Presidente dell’aeroporto di Cuneo

Il 4 settembre 2012 viene nominato all’unanimità nuovo presidente dell’Aeroporto Cuneo Levaldigi dal CdA dello scalo, prendendo il posto di Guido Botto. L’assemblea degli azionisti della società che gestisce Levaldigi, la GEAC SpA, gli ha affidato nella stessa seduta anche l’incarico di amministratore delegato al posto di Gian Pietro Pepino il cui mandato è scaduto, che avrebbe ricoperto il nuovo ruolo di direttore generale.

A seguito della denuncia da parte degli esponenti di Radicali Italiani per incompatibilità tra i due incarichi, dato che la legge non consente ad un parlamentare la presidenza di un aeroporto nazionale a poco più di un mese dalla nomina si è dimesso dalla carica ricoperta in ambito aeroportuale, rimanendo deputato alla Camera.

Nel corso del 2012 prende sempre più una posizione di dura critica e di distacco dal Governo Monti, nutrendo forti e accesi dissapori anche sull’ipotesi della ridiscesa in campo di Silvio Berlusconi[11], a differenza di altri colleghi di partito. Ciò provoca una spaccatura all’interno del PdL che lo porta, il 20 dicembre, a creare il nuovo movimento politico conservatore italiano Fratelli d’Italia, insieme agli ex-ministri di AN Giorgia Meloni ed Ignazio La Russa[12]. Fratelli d’Italia si coalizza comunque con il Popolo della Libertà e con la Lega Nord nella Coalizione di centro-destra per cercare di rinnovare e rivitalizzare tale area politica: candidato per un seggio al Senato, nelle liste di Fratelli d’Italia, alle elezioni politiche del febbraio 2013, non viene rieletto perché il partito non supera la soglia di sbarramento del 3%; nello stesso periodo Crosetto ricopre il ruolo di Presidente pro-tempore di Fratelli d’Italia in vista del I congresso nazionale. Da aprile 2013 fino al marzo 2014 è poi coordinatore del partito.

Sempre nel 2014 si candida alla presidenza della Regione Piemonte con Fratelli d’Italia piazzandosi quarto con il 5,73%

Si candida anche alle elezioni europee del maggio 2014 nella Circoscrizione Italia nord-occidentale (che raccoglie i collegi di Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta) per FdI dove con 30 000 preferenze risulta il primo, dopo la Meloni candidata capolista in tutta Italia, ma il 3,7% del partito non consente a FdI di eleggere rappresentanti in Europa.

Presidente dell’AIAD e il ritorno in politica

Nel settembre 2014 Guido Crosetto lascia l’impegno politico e viene nominato presidente della Federazione Aziende Italiane per l’Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza (AIAD) di Confindustria. Nel dicembre 2017 ricompare sulla scena politica partecipando al Congresso di Fratelli d’Italia. Il 28 gennaio 2018 Giorgia Meloni annuncia il ritorno di Crosetto come coordinatore di Fratelli d’Italia e la sua candidatura come capolista alla Camera nelle circoscrizione Piemonte 1, Piemonte 2 e Lombardia 3 per le elezioni politiche del 4 marzo.  Viene rieletto deputato nella circoscrizione Lombardia 3.

Il 23 maggio presenta le dimissioni da deputato per tornare a svolgere a tempo pieno il ruolo di presidente dell’AIAD (anche perché i due ruoli sono incompatibili)ma il 17 ottobre la Camera respinge la sua richiesta con 285 voti contrari e 187 favorevoli. Le sue dimissioni vengono tuttavia accettate il 13 marzo 2019 a seguito di una nuova votazione. Al suo posto subentra Lucrezia Mantovani. Si dimette quindi anche da coordinatore nazionale del partito.

Nell’aprile 2020 viene nominato presidente di “Orizzonte Sistemi Navali”, impresa creata come joint venture tra Fincantieri e Leonardo e specializzata in sistemi ad alta tecnologia per le navi militari e di gestione integrata dei sistemi d’arma. Nell’agosto 2020, a poche settimane dal referendum costituzionale sul taglio del numero di parlamentari legato alla riforma avviata dal governo Conte I guidato dalla Lega assieme al Movimento 5 Stelle e concluso dal governo Conte II guidato dalla coalizione tra M5S e Partito Democratico Crosetto annuncia il suo voto contrario, in dissidenza con la linea ufficiale di Fratelli d’Italia, schierato per il “Sì”.

Il 26 gennaio 2022 viene scelto da Fratelli d’Italia come candidato di bandiera al III scrutinio delle elezione del Presidente della Repubblica Italiana, ricevendo 114 voti, 51 in più dei grandi elettori del partito.

Quanto guadagna Guido Crosetto

Ma quanto guadagnano ministri del governo MeloniQuello relativo agli stipendi dei politici è un tema sempre molto caldo in Italia. Per capire però quanto guadagna un ministro in Italia e come funzionano i suoi contributi in merito alla pensione, bisogna fare la distinzione tra chi è un parlamentare eletto e chi invece è stato nominato come tecnico.

Dunque, un ministro quindi può essere sia un parlamentare eletto che un tecnico. In base a questo, tutti i nuovi ministri del governo Meloni che sono anche parlamentari percepiscono soltanto lo stipendio da senatore o deputato, rispettivamente 14.634,89 e 13.971,35 euro al mese.

Governo Meloni, ecco chi sono i ministri

  • Giorgia Meloni (FdI) presidente del Consiglio
  • Giovanbattista Fazzolari (FdI) sottosegretario
  • Matteo Salvini (Lega) vicepresidente – Trasporti
  • Antonio Tajani (Fi) vicepresidente – Esteri
  • Giancarlo Giorgetti (Lega) Economia
  • Matteo Piantedosi (tecnico) Interni
  • Adolfo Urso (FdI) Sviluppo Economico
  • Guido Crosetto (tecnico) Difesa
  • Marina Calderone (tecnico) Lavoro
  • Gilberto Pichetto Fratin (Forza Italia) Transizione Ecologica
  • Giuseppe Valditara (tecnico) Istruzione
  • Maurizio Lupi (NcI) Rapporti con il Parlamento
  • Chiara Colosimo (FdI) Politiche Giovanili
  • Roberto Calderoli (Lega) Affari Regionali e Autonomie
  • Raffaele Fitto (FdI) Affari Europei
  • Nello Musumeci (FdI) Sud

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