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Governo Meloni, Roccella nella squadra di Governo: tutto quello che c’è da sapere sul ministro

Chi è Eugenia Roccella, nuovo ministro per Famiglia, natalità e pari opportunità del governo Meloni? La nuova Presidente del Consiglio dei Ministri ha sciolto le riserve sulla sua squadra di governo dopo aver raggiunto l’accordo sui presidenti di Camera e Senato con l’elezione rispettivamente di Lorenzo Fontana e Ignazio la Russa. Scopriamo tutto quello che c’è da sapere su Eugenia Roccella.


TUTTI I MINISTRI DEL GOVERNO MELONI


Governo Meloni, chi è il ministro per la famiglia Eugenia Roccella

Eugenia Maria Roccella (Bologna, 15 novembre 1953) è una giornalista e politica italiana. Ha ricoperto l’incarico di sottosegretario al Ministero della salute nel Governo Berlusconi IV.  Figlia di uno dei fondatori del Partito Radicale, Franco Roccella, e della pittrice e femminista Wanda Raheli, trascorre l’infanzia in Sicilia, affidata ai nonni e a una zia, per poi raggiungere a Roma i genitori in età scolare.

Diventa femminista per «trasferire l’autorevolezza che la donna aveva nel privato anche nella sfera pubblica: entra a 18 anni nel Movimento di liberazione della donna, diventandone leader. Si fa portavoce in quegli anni di molte battaglie femministe, per l’aborto, contro la violenza sulle donne, per la modifica del diritto di famiglia, per le pari opportunità. Nel 1975 pubblica il libro Aborto: facciamolo da noi.

Alle elezioni politiche del 1979 è candidata alla Camera dei Deputati nella circoscrizione Roma-Viterbo-Latina-Frosinone per il Partito Radicale, ottenendo 292 preferenze e non risultando eletta. Laureata in lettere moderne, è dottore di ricerca presso l’Università La Sapienza. Dal 2000 è giornalista professionista, iscritta all’Ordine dei Giornalisti del Lazio.

La posizione sull’aborto

Nel 2006 ha definito la pillola abortiva RU 486 “un enorme inganno, è terrorizzante per le donne.” In relazione al caso di Eluana Englaro, a seguito della sentenza definitiva di via libera della Cassazione, in un articolo sul Giornale, ha parlato di “arbitrio dei giudici”, spiegando che “La sentenza Englaro ha semplicemente portato alla luce il lungo movimento sotterraneo che avrebbe voluto condurre all’Eutanasia senza nemmeno passare dal Parlamento, senza interpellare i cittadini in alcun modo”. Ha inoltre ribadito che “è importante prendere una posizione forte, anche perché non esiste una posizione neutrale”, e che il governo avrebbe valutato, oltre ad un decreto ad hoc, possibilità di compiere ispezioni nella clinica di Udine.

Circa la pronuncia di incostituzionalità di alcune parti della Legge 40 sulla procreazione assistita, ha dichiarato che “la 40 non è una legge cattolica” e che “la legge 40 resta quella che è, e i centri devono continuare ad applicarla nella sua lettera e con prudenza”. La legge 40, ha dichiarato, “ha resistito a tutti gli attacchi ed è stata confermata nel suo impianto dalla Corte Costituzionale. La legge è basata su un equilibrio fra tutti i soggetti coinvolti”.

In una lettera pubblicata sul Corriere della Sera del 16 gennaio 2010, è intervenuta nel dibattito sulla diagnosi preimpianto, riaperto da una sentenza della magistratura di Salerno, dichiarando che “Il desiderio di maternità non può trasformarsi in un diritto e in particolare un diritto al figlio sano” e che “la diagnosi preimpianto non è una terapia, ma una pura forma di selezione genetica, spesso su semplice base probabilistica”.

Si è espressa più volte perché nell’ambito della fecondazione eterologa si abbandonasse la dicitura ipocrita di “ovodonazione”: “Tranne che in rarissimi casi si tratta di compravendita, anzi di sfruttamento di giovani donne bisognose che mettono a repentaglio la propria salute sottoponendosi alle pesanti stimolazioni ormonali necessarie alla cosiddetta donazione”, ha dichiarato in una lettera al Corriere della Sera del 25 maggio 2010.

Vita privata di Eugenia Roccella: marito e figli

In merito alla vita privata di Eugenia Roccella non si hanno molte notizie. Non è noto, infatti, se è sposata, dunque se ha marito e se ha avuto figli.

Quanto guadagna Eugenia Roccella come ministro

Ma quanto guadagna Eugenia Roccella come ministro del governo MeloniQuello relativo agli stipendi dei politici è un tema sempre molto caldo in Italia. Per capire però quanto guadagna un ministro in Italia e come funzionano i suoi contributi in merito alla pensione, bisogna fare la distinzione tra chi è un parlamentare eletto e chi invece è stato nominato come tecnico.

Dunque, un ministro quindi può essere sia un parlamentare eletto che un tecnico. In base a questo, tutti i nuovi ministri del governo Meloni che sono anche parlamentari percepiscono soltanto lo stipendio da senatore o deputato, rispettivamente 14.634,89 e 13.971,35 euro al mese.

Giorgia MeloniGoverno